Comportamento e Psicologia
La socializzazione del cane
È molto importante far socializzare il cane fin da cucciolo con i suoi simili, con le persone e con l'ambiente esterno
Aurora
Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2018 | 5 minuti di lettura
Le esperienze che il cucciolo affronta in questa fase sono decisive, perché ne influenzeranno il comportamento e la capacità di adattarsi in maniera positiva alla convivenza con l’uomo e con gli altri animali. La mancanza di adeguate stimolazioni ed interazioni è spesso all’origine di problemi comportamentali, che nel cane adulto divengono di complessa gestione e nella maggior parte dei casi richiedono l'intervento di un educatore.
Ecco perché il proprietario deve prestare un’attenzione particolare alle attività di socializzazione, abituando il cane fin da cucciolo all'interazione con le persone, con gli altri animali domestici e con l'ambiente esterno.
Il gioco è la via principale per imparare a relazionarsi, è il mezzo comunicativo per eccellenza, per questo è fondamentale dare al piccolo la possibilità di giocare libero, cioè senza il guinzaglio, con tantissimi cani di età, taglia e razze diverse (dopo le opportune vaccinazioni, al fine di evitare malattie parassitarie ed infettive).
In questo modo imparerà a relazionarsi meglio e potremo prevenire problemi di aggressività intraspecifica e paure o fobie verso altri cani.
Allo stesso modo, dovremo permettere al cucciolo di giocare con le persone: il cane è un animale sociale che vive in branco; dopo l’adozione, il branco è rappresentato dalla famiglia, ma è importante che il cane impari a socializzare il prima possibile con molte persone diverse, di famiglia e non.
Deve, tuttavia, anche essere abituato all’indipendenza, in modo che non soffra di ansia da separazione quando i padroni sono assenti.
CONSIGLI PER UNA CORRETTA SOCIALIZZAZIONE
Se possibile, evitate innanzitutto di adottare un cucciolo cresciuto in un ambiente isolato dai rumori e dagli odori: è preferibile un cucciolo nato in casa o presso un allevatore che dichiara di aver effettuato un programma di socializzazione ed un imprinting corretto.
L’imprinting è importante affinché il cucciolo capisca di appartenere alla specie canina: egli, infatti, non nasce con la cognizione di essere un cane, è l’imprinting che permette l’identificazione del cospecifico, cioè del partner sociale e sessuale, ed è quindi essenziale per lo sviluppo comportamentale corretto.
Un animale con un imprinting errato non interagirà correttamente con i suoi simili, potrà perfino essere attaccato per questo, e non si riprodurrà.
Durante le prime fasi di vita i cuccioli devono rimanere con la madre ed i fratelli fino ai due mesi di vita ed essere al contempo esposti ad altri cani, a persone ed ambienti, nel rispetto delle loro caratteristiche individuali.
In generale, per una corretta socializzazione è opportuno esporre il cucciolo agli stimoli che incontrerà nella sua vita gradualmente e senza traumi, in modo che li consideri eventi normali e che impari che le novità non rappresentano necessariamente un pericolo.
Identificate gli stimoli a cui il cane verrà sottoposto nella sua vita quotidiana (altri animali domestici, i cani dei vicini di casa, il rumore degli elettrodomestici che usate abitualmente, il rumore del campanello della vostra abitazione, del traffico e delle automobili, l’incontro con estranei di ogni sesso, fisionomia ed età, il contatto con i bambini, ecc.)
Dalle 3 alle 8 settimane di vita i cani imparano ad interagire con gli altri cani (socializzazione primaria intraspecifica); dalle 5-8 settimane e fino alle 12 settimane i cani imparano ad interagire con le persone e con le altre specie animali (socializzazione secondaria interspecifica); dalle 5-12 settimane e fino alle 16 settimane i cani esplorano i nuovi ambienti in modo formidabile.
Affinché il cane diventi un buon animale da compagnia, deve necessariamente imparare ad interagire con gli esseri umani e con gli altri animali che vivranno con lui.
Tre mesi può essere fissato come limite massimo per la socializzazione spontanea del cane con un’altra specie: se il giovane cane in questo periodo non vede bambini, ad esempio, potrebbe poi non comprendere che rientrano nell’insieme “esseri umani”.
È importante poi far vivere al piccolo tante e diverse esperienze, sempre rispettando i suoi tempi e le sue reazioni (se fosse eccessivamente spaventato o stressato è meglio interrompere e chiedere consiglio ad un esperto).
Deve abituarsi a luoghi, odori e rumori differenti, poiché solo adattandosi a tanti ambienti imparerà a non temere quelli che scoprirà successivamente.
Un cucciolo cresciuto in campagna fino ai 3 mesi di vita e senza aver compiuto una corretta socializzazione ambientale, avrà grandi difficoltà ad adattarsi alla vita in città e potrebbe mostrarsi fobico dei rumori, delle macchine e dell’asfalto a tal punto da non voler neanche uscire di casa.
È di fondamentale importanza che la socializzazione con gli altri cani continui anche quando Fido è adulto, non bisogna mai farlo isolare dai suoi simili!
Per concludere, un piccolo riepilogo delle settimane di vita e delle relative fasi di sviluppo del cane:
1^ - 2^ settimana: periodo neonatale
3^ settimana: periodo di transizione
4^ - 12^ settimana: periodo di socializzazione
12^ settimana - maturità sessuale: periodo giovanile