Salute e Nutrizione
La sterilizzazione della cagna: quando sceglierla e perché
La sterilizzazione della cagna è un intervento operatorio completo e deve essere affrontato in modo responsabile
Federico
Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre 2016 | 2 minuti di lettura
La prevenzione dei tumori mammari è una delle motivazioni più frequenti che spinge i proprietari delle cagnoline a decidere di sterilizzarle.
Per avere la massima efficacia preventiva, la sterilizzazione deve essere effettuata prima del primo calore. Tra il primo ed il secondo calore la prevenzione ha ancora un'efficacia molto alta. Tra il secondo e il terzo l'efficacia scende all'80%, mentre dopo il terzo calore non ci sono differenze tra sterilizzare o meno.
GESTIONE DEI CALORI
Ci sono delle condizioni in cui la cagnolina in calore è difficile da gestire, ad esempio in presenza di un maschio; oppure se vive in giardino, con il conseguente rischio di fughe: in questi casi la sterilizzazione si può eseguire a qualunque età, l'unica accortezza è di effettuarla lontano dal calore.
GRAVIDANZA IMMAGINARIA
Si tratta di un evento parafisiologico della cagna che può avere manifestazioni eclatanti: in questi casi l'animale è irrequieto, non mangia, porta pupazzetti o altri oggetti nella cuccia e può persino produrre del latte.
Quando questi eventi sono ripetitivi, cioè quando si verificano circa ogni 2 mesi dopo il calore, può essere utile sterilizzare la cagnolina.
Anche in questo caso l'età del soggetto non ha importanza.
CONDIZIONI PATOLOGICHE
La patologia più frequente che colpisce l'apparato riproduttore è la piometra, un'infezione all'utero che porta ad alterazioni del ciclo.
La risoluzione è chirurgica, con un intervento di asportazione delle ovaie e dell'utero, scientificamente definito ovarioisterectomia.
Dopo un paio di cicli anomali potrebbe quindi essere utile sterilizzare la cagnolina per prevenire il rischio di piometra.
CONTROINDICAZIONI
Innanzitutto la sterilizzazione è un intervento chirurgico e quindi dev'essere affrontato con tutte le attenzioni possibili.
Le problematiche più importanti sono: incontinenza urinaria e variazioni caratteriali.
L'incontinenza urinaria si manifesta nei soggetti di taglia medio-grande in una percentuale del 10%. Normalmente non avviene subito dopo l'intervento, in ogni caso ci sono dei protocolli terapeutici per questi casi.
IN SINTESI
È importante affrontare la questione insieme al proprio veterinario di fiducia confrontando tutte le variabili, in modo da prendere una decisione consapevole che segua criteri scientifici e che soddisfi le vostre esigenze nel rispetto dell'animale.