Secondo diversi studiosi cinofili, i suoi ascendenti sarebbero gli imponenti cani originari del Tibet. In Europa è arrivato dalle steppe asiatiche al seguito degli Unni che lo uttilizzavano non solo come custode delle greggi ma anche nei combattimenti. L'attuale Ungheria è la sua "patria di elezione". In alcuni documenti del 1500 è menzionato per la prima volta come il miglior aiutante dei pastori. Proprio i pastori ne continuarono la selezione in modo tale da mantenere intatte le prerogative di guardiano sempre vigile e, soprattutto, di immediato esecutore degli ordini. Nel 1920 venne redatto uno standard che precisava i diversi caratteri del Komondor. Da allora questa razza divenne molto popolare anche all'estero soprattutto negli Stati Uniti.
La coda inserita bassa, distintamente pendente, ha l'estremità incurvata verso l'orizzontale. In eccitazione si alza fino a livello del dorso. L'unico colore accettato è il bianco uniforme. La pelle è però pigmentata color grigio-ardesia. L'intero corpo è ricoperto da una folta pelliccia cordata, formata da un pelo di copertura più ruvido e da un morbido sotto pelo. Gli occhi sono posti dritti e di colore marrone scuro. Le orecchie, di media lunghezza, rimangono inserite all'altezza del cranio, ricadendo pendenti. La testa è larga ma fine e proporzionata al corpo. Cranio convesso, più lungo del muso. Stop percettibile. Fronte larga. I piedi sono larghi e compatti. Dev'essere asportato eventuale sperone.
Si dice che pure in fase di attacco il Komondor ubbidisca immediatamente se il proprietario gli ordina di fermarsi. L'ubbidienza è infatti una delle doti più spiccate di questo imponente cane amato dai pastori Magiari. È un cane che grazie al suo aspetto morfologico non passa inosservato, nel contempo ha un'indole perlopiù tranquilla ma sempre attenta e diffidente. In passato è stato selezionato anche per il combattimento. Solo dopo molte generazioni ed un accurato lavoro di selezione dei riproduttori, si è potuto ottenere il cane attuale, fedele e dolcissimo con il proprietario, tollerante con i bambini e compagno di vita di sicuro effetto. È un ottimo cane da guardia, sempre pronto a difendere in modo ineccepibile la famiglia ed il territorio dove vive.
Una volta avviata la formazione delle tipiche "corde", non c'è più bisogno di effettuare una particolare toelettatura. Come nel caso del Pastore bergamasco anche per il Komondor il mantello non rappresenta quindi un grosso problema. Anche in questo caso però, bisogna presentare particolare attenzione al pericolo dei parassiti esterni che possono annidarsi in un pelame così folto e provocare danni anche seri alla salute generale del cane.
Il proprietario deve avere un polso piuttosto fermo nella sua educazione, come per tutti i cane di "carattere": la mole e l'indole di questo antico combattente lo consigliano vivamente. I risultati maggiori si ottengono con un accurato mix di carisma, coerenza e pazienza. È una razza estremamente valida per la guardia notturna. Come è facile intuire non conviene tenere questo cane in appartamento: le sue dimensioni e la sua energia hanno bisogno di un ampio giardino dove poter scorrazzare in libertà.
Nel 2004 sono stati iscritti 7 cuccioli ai libi genealogici Enci ma spesso nessun esemplare è stato registrato per tutto l'anno.
Ormai è provato e confermato da moltissimi esperti che questa razza è sicuramente di origine asiatica. È un cane molto antico. Non ci sono purtroppo documentazioni su come e quando la razza sia giunta in Ungheria. Si presume che questi cani siano arrivati in Ungheria probabilmente al seguito dei Magiari, intorno alla fine del XI secolo. Negli ultimi anni questa razza è stata soprannominata da molti giovani con il nome di “cane rasta”.
Cane di grande taglia, dal corpo molto muscoloso e dotato di una forza fuori dalla norma. La particolarità di questa razza è ovviamente il suo singolare mantello feltrato e cordato, molto fitto e folto. Il colore del manto è sempre di colore bianco. Cane dall’aspetto molto simpatico e divertente. Il suo mantello, che a prima vista sembrerebbe molto impegnativo, in realtà non necessita di molte cure da parte dell’uomo. Il pelo di questo animale non va neppure spazzolato, poiché deve mantenere intatta la sua tipica rusticità.
E' una razza docilissima se ben abituata. Da cucciolo ama molto giocare, mentre in età avanzata diventa molto più riflessivo. È una razza incredibilmente attaccata al padrone. Non esita a gettarsi contro un intruso; protegge la proprietà in modo esemplare. Con un minimo di addestramento diventa anche un eccellente cane da difesa. Un altro pregio è che si tratta di una razza molto robusta di salute. Meglio sarebbe tenerlo sempre in giardino o in un recinto all’aria aperta, dove lui possa fare del movimento. Per molti motivi di igiene va regolarmente pulito e lavato.
ORIGINE: Ungheria
UTILIZZO :cane adatto la guardia, alla protezione del bestiame, delle proprietà e della casa.
CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 1 : cani da pastore e bovari (eccetto i bovari svizzeri)
Sezione 1: cani da pastore
Senza prova di lavoro
CENNI STORICI: razza di cani da pastore autoctona originale che i nomadi magiari hanno importato in Ungheria da mille anni. Discendente da varie razze di cani da pastore asiatici.
ASPETTO GENERALE: la sua struttura imponente, il suo aspetto e la sua andatura nobile stupiscono e suscitano ammirazione per non dire rispetto. Il suo pelame tipico gli dona un'aria di potenza e di robustezza. Tronco pressoché quadrato più che rettangolare. La testa fa l'effetto di una palla di pelo al di sopra della linea del dorso. La coda pendente si rialza fino all'orizzontale quale il cane è in azione. Manto di colore bianco.
PROPORZIONI IMPORTANTI
Lunghezza del tronco: circa 104% dell'altezza al garrese
Altezza del petto circa: 45% dell'altezza al garrese
Larghezza del petto: circa 28% dell'altezza al garrese
Perimetro toracico: circa 116% dell'altezza al garrese
Lunghezza della testa: circa 46% dell'altezza al garrese
COMPORTAMENTO/CARATTERE: non è un cane vezzoso; è cocciuto e diffidente di natura. Nel suo lavoro di guardia e protezione da prova di un coraggio ineguagliato; attacca arditamente e silenziosamente. Nessun forestiero può penetrare nel settore affidato alla sua custodia. Durante il giorno, il Komondor si sdraia volentieri, ma in modo da conservare una vista d'insieme sul suo territorio. Durante la notte va e viene senza interruzione.
TESTA
REGIONE CRANIALE
Cranio: moderatamente largo ed in tale armonia con il corpo che persino il pelo abbondante non lo rende sproporzionato. Cranio bombato, più lungo della canna dorsale, di una lunghezza che raggiunge circa il 60% della lunghezza totale della testa.
Tra le arcate zigomatiche, la testa sembra larga; arcate sopracciliari ben sviluppate.
Stop: marcato.
REGIONE FACCIALE
Tartufo: ardesia. Il naso, tagliato ad angolo retto, non è appuntito.
Musello: molto largo, di lunghezza media.
Canna nasale: rettilinea.
Labbra: di colore ardesia, ben aderenti contro la mascella.
Mascelle/denti: mascella forte e potente. 42 denti con l'articolazione a forbice.
Occhi: di forma ovale e colore bruno scuro, palpebre perfettamente aderenti alla forma del globo oculare.
Orecchie: attaccatura mediamente alta, dall'attaccatura tende in basso a forma di U; lunghezza pari a circa il 60% del lunghezza della testa. Immobili sia quando il cane e riposo che quando è in azione o quando attacca.
COLLO: di lunghezza media, piuttosto corto, senza fanoni. Forma con l'orizzontale un angolo di 35 °. Quando il cane è di umore stabile, il collo è talvolta portato quasi come un prolungamento della linea del dorso.
CORPO
Garrese: molto lungo, ben segnato sul davanti.
Dorso: corto.
Petto: mediamente disceso, a forma di tonneau, lungo. Pettorina larga.
Regione lombare: di lunghezza media, muscolosa e larga.
Groppa: larga, di lunghezza media, leggermente inclinata.
CODA: attaccatura bassa, francamente pendente con l'estremità poco rialzata; quando il cane è in azione, può essere alzata fino al livello della linea del dorso.
ARTI
Il pelo lungo e denso rende l'apprezzamento degli arti molto difficile.
ARTI ANTERIORI
A forma di colonna; ossatura solida e massiccia; articolazioni solide.
Spalle: scapole leggermente dritte, ben attaccate.
Piedi anteriori: rotondi, grandi e solidi; cuscinetti spessi ed elastici; unghie forti, di colore grigio ardesia come i cuscinetti.
ARTI POSTERIORI
Poiché il pelo di questa regione è quasi sempre molto folto o infeltrito, la groppa e agli arti posteriori sono nascosti e le loro proporzioni difficili da valutare. I posteriori sono un po' più diritti e le angolazioni sono piuttosto aperte.
Cosce: molto muscolose, larghe, offrono una superficie necessaria al pelo abbondante.
Gamba: solida, offre una superficie ampia al pelo abbondante.
Piedi posteriori: un po' più lunghi degli anteriori. Asportazione degli speroni obbligatoria
ANDATURE: sciolte e maestose; trotto allungato che copre molto terreno.
PELLE: molto pigmentata, di colore grigio ardesia. Tartufo, labbra, bordo delle palpebre, come come le gengive e il palato, sono di colore nero o grigio ardesia scuro. Cuscinetti e unghie sono anche di colore grigio ardesia scuro. I soggetti pigmentati, che presentano una pelle di color rosa, non sono ricercati.
MANTO
Pelo: tutto il corpo è coperto da pelo lungo. Esso è formato da un pelo di copertura più ruvido e da un sottopelo fine e lanoso. Insieme, questi due elementi costituiscono il pelame caratteristico, sia sotto forma di un pelo folto e infeltrito, sia sotto forma di un pelo " cordato " caratterizzato da ondulazioni strette e serrate, le cui mèches non devono essere infeltrite. Più lungo nella regione lombare, dove misura da 20 a 27 cm. Pelo di lunghezza media, da 15 a 22 cm, si trova sul dorso, i lati della gabbia toracica e le spalle. Sul musello, le arcate sopracciliari, il cranio, il collo, sulle orecchie e sugli arti, il pelo di una lunghezza di 10-18 cm, è più corto. Quello più corto in assoluto, che non superi 9 cm, si trova sulle labbra e sulla parte inferiore degli arti. Dopo il parto, oppure a seguito di un lavoro incessante, di malattia o di nutrizione insufficiente, il Komondor può perdere eccezionalmente una parte i suoi peli più lunghi (eccettuati arti anteriori, addome, petto ). Un cane che ha perso una parte dei suoi peli (i pastori ungheresi dicono " sì è spogliato ") non fa buona impressione, ma si tratta di uno stato passeggero e che pertanto non costituisce difetto; in esposizione, tuttavia, questo deve essere considerato un difetto di bellezza. Il manto dei cuccioli neonati è costituito da un pelo bianco lanuginoso, fine, lucente, spiegazzato o ondulato. Dopo la muta, questo pelo è sostituito da un pelame da cucciolo di lunghezza media che non è infeltrito. Il pelo definitivo spinge in seguito e il suo infeltrimento è favorito dalla pelliccia da orsacchiotto del cucciolo.
Colore: bianco.
TAGLIA
Altezza al garrese
Maschi: minimo 70 cm . Media:80
Femmine: minimo 65 cm. Media:70.
DIFETTI
Ogni scarto da quanto sopra deve essere considerato un difetto da penalizzare in funzione della sua gravità
Vi sono pochi difetti di tipicizzazione, la razza è molto omogenea grazie un allevamento sistematico che ha conservato da molto tempo i tratti caratteristici senza cambiarli in nulla
Taglia insufficiente
Spalle attaccate male
Piedi piatti
Posteriori non paralleli
Bordi delle palpebre, labbra ed eventualmente tartufo insufficientemente pigmentati
Coda arrotolata
Difetti di dentatura, soprattutto gli incisivi
DIFETTI ELIMINATORI
Pelo corto (di qualsiasi tipo)
Pelle chiara
Orecchie leggere, portate erette
Coda molto corta
Manto macchiato
Stato generale insufficiente, mollezza ed apatia
N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.