Il Saluki (O Levriero persiano) è forse la più antica fra le razze canine conosciute. Come razza pura, la sua storia si può far risalire di quasi 7000 anni. Largamente ammirato per la sua bellezza, velocità e resistenza il Saluki ha viaggiato nella storia attraverso il medio-oriente con le tribù nomadi del deserto; difatti l'habitat e l'origine della razza includevano una regione compresa tra il Sahara e il mar Caspio. Come risultato diretto, i tipi variavano in questa vasta area, principalmente nella taglia e nel mantello. Il Saluki, come tutti i levrieri fa parte della famiglia dei "cacciatori a vista" (sighthound in inglese).
Un vero Saluki mantiene le qualità dei cani da caccia. Possono sembrare riservati e indifferenti. Essi apprendono velocemente ma si possono annoiare dalla ripetizione, così le sessioni di addestramento dovrebbero essere brevi e variate. Il Salukis necessita di esercizio regolare, però si comporta in modo tranquillo in casa. Essi non abbaiano molto ma "cantano" quando sentono che qualcosa è sbagliato o quando un membro della famiglia sta via per un lungo periodo di tempo. Vanno d'accordo con i bambini, ma devono essere rispettati quando vogliono essere lasciati soli e riposare. Sensibile e intelligente, il cane Saluki non dovrebbe mai essere addestrato usando la forza o le maniere forti. Sono di solito tranquilli e non abbaiano senza ragione. Il Saluki è più lento del Greyhound, ma è molto più resistente. Puo mantenere la sua notevole andatura anche fino a 4-6 Kilometri, mentre lo sprint del Greyound si esaurisce dopo 400-600 metri.
Come la maggior parte dei sighthound, il Saluki è una razza molto sana. Il maggiore problema di cui preoccuparsi è la la loro sensibilità all'anestesia, risultato del loro basso livello di grasso corporeo. . Il Saluki ha un'aspettativa di vita discretamente lunga, in media 12-13 anni.
Il Saluki è stato impiegato storicamente come cane da caccia veloce che operava in branchi. In medio-oriente, i cani erano spesso considerati impuri, ma il Saluki era molto apprezzato dai Beduini per il "bacio di Allah", una macchia bianca sul cane. Talvolta i cani cacciavano in tandem con i falchi: quest'ultimi trovavano la preda e poi il Saluki la raggiungeva. I Beduini in medio-oriente apprezzavano tale razza e li selezionavano secondo criteri estetici e di funzionalità nella caccia; essi dormivano con i padroni nelle tende per proteggersi dal calore del giorno e dal freddo della notte.
Il Saluki fu portato in Inghilterra nel 1840; non vi fu un vero interesse comunque, fino a che Florence Amherst importò il primo Arabian Saluki nel 1895 dai canili del principe Abdullah della Transgiordania. I cani del re Abdullah erano probabilmente originari delle aree curde della Siria.
Il Saluki è razza antichissima. Molti studiosi hanno affermato che il Saluki esiste da migliaia di anni. Addirittura questo cane viene citato nel più antico testo arabo che si conosca. Questo cane ha accompagnato i nomadi arabi per molti secoli. Col passare degli anni, rimanendo pressoché inalterate le condizioni di vita delle tribù nomadi arabe, anche questo cane è rimasto praticamente identico alla sua forma primitiva. I maomettani considerano il cane un animale immondo, ma il Saluki, unitamente al “Levriero arabo”, è “el hov”, cioè il nobile, un cane mandato da Allah. Questa razza è conosciuta anche con il nome di Levriero persiano. È un cane originariamente nato per la caccia. Nelle sue terre d’origine un Saluki non può essere venduto, ma soltanto regalato ad un amico o a un ospite di riguardo come segno di stima.
Cane di media-grande taglia. Classificato morfologicamente come tipo Graioide. È un Levriero di linee eleganti, armoniose, ed è molto agile e muscoloso. Possiede un corpo piuttosto snello e filiforme. È asciutto e on solida costruzione. La sua struttura corporea è di giusti rapporti.
Cane assai tranquillo e docile. È molto riservato verso gli estranei, ma mai aggressivo. Molto fedele ed intelligente. Anche se la razza è nata per la caccia, come tutti i Levrieri, in Europa viene quasi esclusivamente usato come cane da compagnia e da esposizione.
Molto veloce nella corsa, ma non molto resistente. È un animale abbastanza facile da educare e addestrare, grazie alla sua docilità. L’addestramento solitamente inizia a pochi mesi. Razza molto robusta e cagionevole, a dispetto della sua apparente fragilità. È una razza che vive bene anche in appartamento, perché è molto pulita e educata, ma le piace molto vivere anche all’aperto e galoppare.
ORIGINE: Medio Oriente
UTILIZZO: cane da caccia, la corsa e da inseguimento
CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 10 : Levrieri
Sezione 1 : Levrieri a pelo lungo o frangiato, comprese le varietà a pelo duro
Senza prova di lavoro
CENNI STORICI: il Saluki è è sicuramente uno fra i più antichi cani domestici. Sono state rinvenute sculture che testimoniano della sua esistenza fin dal periodo Sumerico, cioè sei-settemila anni a.C. e dipinti sulle tombe egizie databili al 2100 a.C. Benchè questo non sia storicamente documentato, si presume che il nome Saluki derivi dalla famiglia reale dei Selucidi, quindi tra 350 e 50 a.C. Viaggiando assieme alle numerose carovane che attraversavano il regno si diffusero in un area che andava dall'India al Mediterraneo e dal mare Caspio alla penisola araba. È quindi naturale che il Saluki presenti differenze morfologiche notevoli a seconda dell'area in cui è vissuto.
ASPETTO GENERALE: cane elegante, di costruzione leggermente allungata in cui l'equilibrio delle forze esprime vigore, resistenza e agilità, qualità che lo rendono adatto movimenti mobili rapidi su un suolo roccioso o su sabbie molli.
COMPORTAMENTO/CARATTERE: dà l'impressione di essere molto calmo, quasi malinconico fino al momento in cui si dà libertà di azione; riservato verso i forestieri e tutto ciò che è insolito non c'è tuttavia né nervoso né timido né aggressivo.
PROPORZIONI IMPORTANTI: il rapporto tra la lunghezza del tronco e l'altezza al garrese è di 10: 9.
TESTA: lunga, stretta e asciutta.
REGIONE CRANIALE
Cranio: moderatamente largo fra le orecchie, non bombato.
Stop: poco marcato.
REGIONE FACCIALE
Tartufo: nero o color fegato (marrone).
Mascelle: dentatura e mascelle sono forti con l'articolazione a forbice, perfetta, regolare e completa.
Occhi: di colore da scuro a nocciola, brillanti, grandi, non prominenti, con apertura delle palpebre ovale.
Orecchie: lunghi e molto mobili, con attaccatura piuttosto alta; a riposo sono portate piatte contro guancia; quando il cane è attento e sono portate più alte e rivolte leggermente in avanti. Nella varietà a pelo frangiato l'orecchio è ricoperto di pelo setoso di lunghezza variabile. Al controllo dello lunghezza, l'orecchio deve raggiungere la commessura labiale.
COLLO: lungo, soffice e molto muscoloso.
CORPO
Dorso: di lunghezza moderata.
Regione lombare: lo sviluppo marcato della muscolatura conduce ad una leggera in inarcatura a livello del rene, senza tuttavia raggiungere la forma a volta. Nel quadro delle proporzioni generali il rene può essere definito allungato.
Groppa: lunga e leggermente inclinata.
Petto: in lungo e alto, non a tonneau oppure apiattito di lato, moderatamente stretto. Visto di fronte, presenta una pettorina sufficientemente di scesa ma senza eccesso. Manubrio dello sterno visibile.
Addome: molto retratto.
CODA: lunga, attaccata bassa e portata naturalmente ricurva nel prolungamento della linea del dorso (mai arrotolata). Frangiata nella parte inferiore ma mai a fiocco. Lunga almeno fino al garretto.
ARTI
ARTI ANTERIORI
Arti anteriori dritti e lunghi, dal gomito al carpo. Ossatura piatta.
Spalle: inclinate e situate bene all'indietro; muscolatura piatta molto sviluppata senza apparire pesante.
Braccio: poco inclinato all'indietro.
Metacarpo: forte, non verticale, ma leggermente flesso verso avanti in rapporto all'asse del braccio.
Piedi: forti e soffici, di lunghezza moderata, non corti e arrotondati come i piedi dei gatti; dita lunghe e ben arcuate, non aperte. Possibile la presenza di pelo interdigitale; le due dita mediane sono nettamente più lunghe delle altre.
ARTI POSTERIORI
Forti, con anche ben allargate; coscia e gamba, viste di lato, presentano una buona muscolatura piatta.
Grassella: moderatamente angolata.
Garretto: piuttosto basso.
Piedi: stesse caratteristiche di quelli anteriori, solo un poco meno lunghi.
ANDATURE: al trotto, andature facili, leggere, molto soffici ed elastiche, ben equilibrate fra l'avanti e l'indietro. Falcate molto lunghe ed uguali. Non vi devono essere andatura saltellanti né marcia pesante. Viste dal davanti del dietro, quando in azione, gli arti devono avere tendenza ad avvicinarsi al piano longitudinale della animale, senza tuttavia traballare, incrociarsi o interferire l'uno con l'altro.
MANTO
Pelo: liscio, di tessitura setosa, pelo di copertura più duro delle frange che sono soffici, dolci e setose; frange più o meno abbondanti nella parte posteriore degli arti in particolare quelli posteriori. Talora sono presenti frange anche nella gola. I soggetti giovani possono temporaneamente presentare pelo lanoso su spalle e cosce. Varietà a pelo corto: il pelo di copertura è generalmente più corto e non vi sono frange.
Colore: sono ammessi tutti i colori e tutte le combinazioni.
TAGLIA
Altezza al garrese Ricercata una statura compresa tra 58, 5 e 71 cm, anche nei soggetti a pelo corto.
DIFETTI
Ogni scarto da quanto sopra deve essere considerato un difetto da penalizzare in funzione della sua gravità
N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.