La razza è presente già da molti secoli nelle colline fiamminghe, ma la storia del Bovaro delle Fiandre ha ufficialmente inizio soltanto nel secolo scorso, e precisamente nel 1937. Le sue origini sono incerte, ma si presuppone sia il risultato di un incrocio tra l'ormai scomparso Alano Spagnolo e il Pastore della Linguadoca. Importatori di ambedue le razze e primi fautori dell'incrocio serebbero stati i dominatori spagnoli. In seguito ci sarebbe stato un innesto di sangue del Pastore del Brie e il Pastore di Piccardia. Gli allevatori belgi sostengono però che gli esemplari allevati in Francia recano in sé le tracce del Griffone Korthals e del Pastore di Beuce. Durante la Prima guerra mondiale il Bovaro delle Fiandre venne utilizzato con successo come ausiliario dei soldati in battaglia. Ma questo impiego ne sfoltì pericolosamente la fila. Una volta cessato il conflitto la razza venne rilanciata da una poderosa opera di riconsolidamento.
La coda è generalmente tagliata la prima settimana di nascita lasciandone circa 2- 3 vertebre. I colori sono generalmente il fulvo o il grigio, spesso tigrato o con strisce color grigio-antracite. Ammesso nelle gare di esposizione ma non favorito il nero. Il pelo è molto folto. Quello di copertura forma con il sottopelo uno strato protettivo perfettamente adeguato anche ai climi più rigidi. Ruvido al tatto e lungo circa 6 cm. Gli occhi non sono ne prominenti ne infossati, di forma leggermente ovale e collocati orizzontalmente. Il colore è il più scuro possibile rispetto al manto. Le orecchie se tagliate sono triangolari, bene erette, attaccate alte e molto mobili; se integre, sono a triangolo portate in avanti in linea col cranio. La testa ha un aspetto massiccio, con assi cranio-facciali paralleli. Stop poco pronunciato. Muso largo, forte e irsuto. I piedi sono corti, rotondi e compatti.
È un cane dal notevole equilibrio psichico, molto tranquillo, e spesso diffidente con gli estranei. In famiglia è perfettamente integrabile, premuroso e attento con i bambini. Rapido nelle decisioni, il Bovaro delle Fiandre è un vero tuttofare, dotato di spiccata intelligenza e sensibilità. Molto adattabile risponde a qualsivoglia tipo di addestramento, purché ci sia un buon affiatamento con il padrone. L'agilità nonostante la mole ed il fiuto eccezionale ne fanno un cane utilizzabile sia per la difesa che per la ricerca di persone.
Dal momento che il pelo del Bovaro delle Fiandre è secco, il suo mantello non andrebbe quasi mai lavato, ma unicamente spazzolato. Le spazzolate vanno date con cura, utilizzando la spazzola a denti di ferro diritti, in modo tale da eliminare il sottopelo morto.
Il Bovaro delle Fiandre è un cane da lavoro, sostanzialmente rustico sul piano della salute e delle esigenze alimentari. Per chi ama l'Agility Dog, trova ottimo impiego e da molte soddisfazione. Altro utilizzo è quello di cane da fara nelle prove per cani da utilità e difesa. Richiede molto affetto e necessità di parecchio movimento per poter restare in forma ed esaurire la sua notevole carica di energia. Proverbiale il coraggio e la tenacia con cui custodisce la proprietà a lui affidata.
Nel 2004 l'ENCI ha contato 29 cuccioli iscritti ai libri genealogici, contro i40 dell'anno prima, i 44 del 2002 e i 78 del 2001, ma la sua diffusione è molto varibile considerando i 75 soggetti del 1995 e i 32 soggetti del 1998.
Nome originale: “Bouvier des Flandres” o chiamato anche “Vlaamse Koehond”. Originario delle Fiandre belghe e delle Fiandre francesi, come dice il suo nome. Ci sono molte difficoltà ad attribuire la sua paternità alla Francia o al Belgio. Dopo anni di contese si è arrivati al compromesso di considerarla una razza franco-belga. Alcuni hanno indicato che l’antenato del Bovaro delle Fiandre sia stato il “Pastore della Languedoc”, razza francese non riconosciuta, portata nelle zone d’origine del Bovaro dalle truppe spagnole. Successivamente si sono effettuati anche accoppiamenti vari con il “Pastore della Brie”. Venne impiegato molto, durante il secondo grande conflitto mondiale, nei servizi bellici, e di questa razza morirono moltissimi esemplari. Fu la Societé Royal Saint Hubert che riuscì a ricostruire la razza, accoppiando e selezionando gli ultimi soggetti rimasti. Pian piano la razza riprese la sua diffusione, fu subito presa di mira da appassionati e da allevatori, che ne fecero la loro passione. Oggi la sua crescita è ovunque costante ed è piuttosto diffusa i tutto il continente europeo. Anche in Italia, la razza, da qualche anno comincia ad essere abbastanza considerata. Standard elaborato nel 1937.
Cane di media taglia, mesomorfo mesocefalo. Classificato morfologicamente come tipo Molosso-Lupoide. Brevilineo. Il corpo è corto e tozzo. È un cane di aspetto massiccio, con grande personalità. Il suo tipico manto ne accentua la sua immagine di forza. È una razza che ha una conformazione ideale per vivere all’aria aperta. Ha una costruzione solida e di giusti rapporti. Abbastanza ben proporzionato. Ha un’eccellente muscolatura che gli consente una grande rapidità nei movimenti. La testa è totalmente ricoperta di pelo. Gli arti sono forti.
Esprime intelligenza e riflessione. Il suo straordinario temperamento,la facilità di reazione e la facilità con la quale può essere addestrato, fa del Bovaro un cane utile per molti tipi di lavoro. Possiede una vera e propria devozione nei confronti del suo padrone. Viene utilizzato in molti Paesi come cane antidroga e cane poliziotto. Ha il senso dell’olfatto molto sviluppato. Trova sempre il modo di farsi capire dall’uomo. Comportamento impeccabile e responsabile in casa e quando è a contatto con la sua famiglia. È un cane indubbiamente intelligente. Molto ubbidiente e riesce a comprendere, senza problemi, quello che il padrone vuole fargli capire. Ottimo compagno.
ORIGINE: Belgio/Francia
CLASSIFICAZIONE F.C.I.:
Gruppo 1: Cani da pastore e bovari
Sezione 2 : Bovari
Con prova di lavoro
CENNI STORICI: Il Bovaro delle Fiandre, come indica il suo nome, è originario delle Fiandre, sia Belghe che Francesi, non essendo queste due contrade separate da frontiere naturali.
Attitudini: originariamente il Bovaro delle Fiandre era impiegato come conduttore di mandrie, come cane da fatica e cane da utilità. L'aggiornamento delle attrezzature agricole ne ha modificato l'utilizzazione originaria e oggi il Bovaro delle Fiandre è impiegato soprattutto come cane da guardia per la proprietà agricola e come cane da difesa e per la polizia. Le sue attitudini fisiche e morali, le sue grandi qualità olfattive, d'iniziativa e d'intelligenza permettono di utilizzarlo come cane da pista e di collegamento ed in genere in azioni antibracconaggio.
ASPETTO GENERALE: brevilineo, il corpo corto e compatto, su membra forti e muscolose dà un'impressione di potenza, ma senza pesantezza nell'insieme. Il Bovaro delle Fiandre con il fuoco del suo sguardo rivela intelligenza, energia e audacia . Carattere calmo e ragionevole, ardito e saggio.
TESTA
La testa ha l'apparenza massiccia, ancora più accentuata dalla barba e dai baffi; é proporzionata al corpo e alla taglia. Risulta ben cesellata.
Cranio: ben sviluppato e piatto, leggermente meno largo che lungo. Le linee superiori del cranio e della canna nasale sono parallele. Le proporzioni della lunghezza del cranio rispetto alla lunghezza del muso sono di 3 a 2.
Solco frontale: appena marcato.
Stop: poco marcato, più apparente che reale a causa delle sopracciglia rialzate.
Muso: largo, potente, ossuto, rettilineo nel suo profilo superiore, che si restringe verso il tartufo, senza essere mai appuntito. La sua lunghezza è più corta di quella del cranio nella proporzione da 2 a 3 ed il suo perimetro, misurato sotto gli occhi, è praticamente uguale alla lunghezza della testa.
Tartufo: il tartufo prolunga la canna nasale con una linea leggermente convessa alla sua estremità . Deve essere ben sviluppato, arrotondato sui bordi e di colore sempre nero. Narici ben aperte.
Guance: piatte e asciutte.
ORECCHIE
Amputate: tagliate a triangolo, portate ben erette, attaccate in alto e molto mobili.
Si raccomanda un taglio proporzionato al volume della testa.
Non amputate
Posizione: attaccate alte, sopra il livello degli occhi, con i padiglioni ricadenti verticalmente; il punto di piega non deve essere più alto del piano superiore del cranio.
Forma e portamento: semi-lunghe, a forma di triangolo equilatero, leggermente arrotondate in punta; devono ricadere piatte sulle guance, salvo un leggero scollamento nel punto superiore dell’attaccatura. Non devono presentare pieghe, né arricciarsi; proporzionate alla dimensione della testa, ricoperte di pelo raso.
OCCHI
Espressione franca ed energica, nè prominenti nè troppo infossati nelle orbite. La loro forma deve essere leggermente ovale e disposta su di una linea orizzontale. Il colore deve essere il più scuro possibile rispetto al colore del mantello. Gli occhi chiari, come quelli con espressione stralunata devono essere fortemente penalizzati.
Palpebre: di colore nero, senza tracce di depigmentazione, le congiuntive non devono apparire.
Mascelle e denti: le mascelle devono essere potenti e di uguale lunghezza. I denti forti, bianchi e sani. Articolazione sia a forbice che a tenaglia.
COLLO: l'incollatura deve essere sciolta; forte e muscolosa, si deve allargare gradualmente verso le spalle; la sua lunghezza deve essere leggermente inferiore a quella della testa. Nuca potente e leggermente arcuata. Giogaia assente.
GARRESE: potrà essere leggermente prominente.
TRONCO: Potente, raccolto e corto. La lunghezza dalla punta della spalla alla punta della natica deve essere pressocchè uguale all'altezza al garrese. Il torace deve scendere al livello dei gomiti e non essere cilindrico, nonostante le costole siano bombate. La sua profondità, cioè la distanza compresa fra lo sterno e l'ultima costola, deve essere grande , ossia circa i 7/10 dell'altezza al garrese.
Costole: Le prime costole sono leggermente arcuate , le altre bombate e molto inclinate all'indietro, dando la profondità di petto desiderabile. Le costole piatte saranno fortemente penalizzate.
Fianchi il fianco, posto fra l'ultima costola e l'anca, deve essere molto corto, specialmente nei maschi. Il ventre è poco retratto.
Dorso: corto, largo, muscoloso e ben sostenuto. deve essere flessibile, senza peraltro mostrare segni di debolezza
Rene: corto, largo e ben muscoloso, deve essere flessibile senza segni di debolezza.
Groppa: Deve seguire il più vicino possibile la linea orizzontale ed inserirsi insensibilmente nella curvatura della coscia. Larga senza eccessi nel maschio, più sviluppata nella femmina. La groppa insellata o cifotica è un difetto grave.
CODA: la coda deve essere tagliata durante la prima settimana di vita lasciando 2 o 3 vertebre. Deve essere nell'allineamento normale della colonna vertebrale e portata allegramente in azione. Certi cani nascono anuri e non possono essere per questo penalizzati.
ARTI ANTERIORI
Gli arti anteriori sono di ossatura forte, muscolosi e perfettamente diritti.
Spalla e braccio: le spalle sono relativamente lunghe, muscolose senza essere pesanti, e moderatamente oblique. L'omero e la scapola sono sensibilmente della stessa lunghezza.
Gomiti: ben attaccati al corpo e paralleli. I gomiti scollati o rientranti sono dei difetti. In azione devono rimanere su piani paralleli alla linea mediana del corpo.
Avambracci: visti di profilo come di fronte devono essere perfettamente diritti, paralleli e perpendicolari al suolo. Sono ben muscolosi e di ossatura robusta.
Carpi: esattamente perpendicolari all'avambraccio. L'osso pisiforme forma solo una sporgenza rispetto alla faccia posteriore del carpo. Ossatura forte.
Metacarpi: di ossatura forte , abbastanza corti, molto poco inclinati in avanti.
Piedi anteriori: corti, rotondi e compatti. Le dita devono essere strette e arcuate. Unghie forti e nere. Cuscinetti spessi e duri.
ARTI POSTERIORI: Potenti, con muscolatura pronunciata. Devono muoversi sullo stesso piano degli arti anteriori.
Cosce: larghe, ben muscolose. La loro direzione deve essere parallela al piano mediano del corpo. Il femore non deve essere nè troppo diritto nè troppo inclinato. La natica sarà ben discesa, corretta e solida. Il ginocchio (o rotula) è situato su di una linea immaginaria che dal punto più elevato dell'anca (giuntura iliaca) cade perpendicolare al suolo.
Gambe: moderatamente lunghe, ben muscolose, nè troppo diritte nè troppo inclinate.
Metatarsi: robusti ed asciutti, piuttosto cilindrici, perpendicolari al suolo quando il cane è in piedi. Senza speroni.
Garretti: piuttosto vicino a terra, larghi, muscolosi e ben tesi. In sosta, visti dal dietro saranno ben diritti e perfettamente paralleli. In movimento non devono nè rientrare nè divergere dalla perpendicolare.
Piedi posteriori: rotondi, solidi, le dita ben strette e arcuate. Unghie forti e nere, cuscinetti spessi e duri.
MANTELLO: il mantello è molto folto poichè il pelo di copertura forma con il sottopelo un involucro protettivo perfettamente adattato alle variazioni climatiche brusche della zona di origine della razza.
Colore: il mantello del Bovaro delle Fiandre è generalmente fulvo o grigio, spesso bringé o carbonato; il mantello nero è ugualmente ammesso, senza essere preferito. I manti chiari, slavati, sono indesiderabili.
Pelo: deve essere ruvido al tatto, asciutto e opaco, nè troppo lungo, nè troppo corto (circa 6 cm), leggermente arruffato senza essere nè troppo lanoso nè con boccoli. Sulla testa è più corto e quasi raso sulla parte esterna delle orecchie, il cui padiglione interno è protetto da pelo moderatamente lungo. Il pelo è particolarmente fitto e ruvido sulla parte superiore del dorso; si accorcia verso le membra sempre restando ruvido. Il pelo disteso è da evitare, perchè denota una mancanza di sottopelo.
Sottopelo: una borra di peli fini e compatti cresce sotto il pelo di copertura e forma assieme a questo un manto impermeabile.
BARBA E BAFFI: Ben folti. Il pelo sarà asciutto, più corto e più ruvido sulla parte superiore del muso. Il labbro superiore sarà baffuto ed il mento sarà ornato da una barba ricca e ruvida che dà l’espressione burbera così caratteristica della razza.
SOPRACCIGLIA: sono fatte di peli rialzati che accentuano la forma delle arcate sopraccigliari, senza mai velare gli occhi.
PELLE: Ben distesa, senza rilassatezza eccessiva. Le mucose visibili sempre molto scure.
TAGLIA
Altezza al garrese
Maschi: 62 - 68 cm
Femmine: 59 - 65 cm
Per i due sessi la taglia ideale è la media di questi due limiti, ossia 65 cm per i maschi e 62 cm per le femmine.
PESO
Maschi: 35 - 40 kg
Femmine: 27 - 35 kg
ANDATURE: l'insieme del Bovaro delle Fiandre deve essere armoniosamente proporzionato per permettere un movimento sciolto, franco e fiero. Il passo e il trotto sono le andature abituali, anche se si trova l’ambio.
DIFETTI GRAVI
Costruzione: soggetti longilinei, dorsi infossati
Occhi chiari, sporgenti, congiuntiva visibile, ectropion, entropion, tracce di depigmentazione delle palpebre.
Orecchie non erette
Prognatismo superiore o inferiore
Costole piatte, troppo lunghe o esageratamente bombate e corte
Groppa insellata
Mantello slavato
Pelo molle, lanoso, serico; troppo lungo o troppo corto.
DIFETTI ELIMINATORI
Occhio da rapace; espressione stralunata
Tartufo macchiettato
Mantellobruno cioccolato o con bianco troppo invadente
Monorchidismo o criptorchidismo bilaterale.
Soggetto pauroso
N.B. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e completamente discesi nello scroto.