Il gioco preso sul serio
Giocando con il cane possiamo stimolarne l'intelligenza, sfruttarne al meglio le naturali inclinazioni e insegnargli alcune regole dell'educazione di base
Il gioco è un'attività che accompagna il cane nell'intero arco della vita. Tutti i cani di tutte le
età giocano, sia con i propri simili sia con gli esseri umani. E lo fanno in tanti modi diversi, in base al
carattere e alle
inclinazioni individuali, con un'intensità diversa a seconda dell'età e delle caratteristiche fisiche, e per numerosi motivi, di cui il divertimento è solo uno fra i tanti.
Per un cane il gioco è una cosa davvero "seria".
Da cucciolo, attraverso il gioco impara a conoscere il proprio corpo, a risolvere problemi, a valutare le sue capacità psico-fisiche e i suoi limiti.
Giocando esplora l'ambiente, acquisisce nuovi modelli di comportamento, impara a
relazionarsi e a
comunicare con i propri simili, e a mettere in relazione le proprie azioni e quelle altrui con i comportamenti e gli avvenimenti che ne conseguono.
Da adulto, invece, utilizza il gioco per
sperimentare senza conseguenze comportamenti e atteggiamenti che, in situazioni normali, potrebbero essere rischiosi.
Pensiamo ad esempio a quanto possano sembrare violenti e pericolosi
i giochi di lotta. Anche il mio Russell è solito giocare con la sua amica Camilla in maniera molto dura: oltre a rincorrersi e a tendersi agguati, i due amano molto stare sdraiati a terra a "lottare".
Si mordono il muso e le zampe, ringhiano e sembrano azzuffarsi seriamente. Ma non è affatto così. Lo dimostra il fatto che, oltre a non essersi fatti mai realmente del male, ogni volta che si incontrano ripropongono lo stesso gioco e quando uno dei due si stanca o l'altro gioca troppo intensamente, finisce tutto così come è cominciato.
Trovo che sia estremamente interessante osservare come
le dinamiche di gioco cambino a seconda dei soggetti coinvolti, del luogo e del contesto in generale, e se il partner di giochi è un cane piuttosto che un altro o un membro della famiglia piuttosto che un conoscente.
La diversità di queste dinamiche sottolinea che ogni
attività di gioco ha, per il cane, una sua struttura precisa che presuppone
azioni,
forme di comunicazione e
regole specifiche.
Questi aspetti caratterizzano il contesto e la relazione che si crea tra i partecipanti, poiché per il cane il gioco è anche
relazione.
Personalmente, sono convinta che attraverso il gioco possiamo arrivare a
comunicare con il cane in maniera semplice e costruttiva, e a partire da questo
consolidare il nostro rapporto. Il gioco è uno strumento insostituibile per affrontare alcune delle difficoltà che possono presentarsi nella gestione quotidiana del nostro amico a quattro zampe. Una volta presa consapevolezza di ciò, certo con alcune accortezze, possiamo
giocare con il nostro cane in tutta sicurezza, stimolarne l'intelligenza, sfruttarne al meglio le naturali inclinazioni e insegnargli alcune regole dell'
educazione di base.
Proponiamogli
giochi sempre diversi e spieghiamogli quale è
il modo corretto di giocare. Facciamogli conoscere palline, freesbie, manicotti, pupazzi di forme e materiali diversi, giochi di attivazione mentale, insegnamogli semplici esercizi, e così via.
Cerchiamo di capire cosa lo incuriosisce e gli piace di più e osserviamo
le sue reazioni in ogni situazione proposta. Teniamo sempre presenti quali sono le sue
naturali inclinazioni e stiamo attenti a scegliere il gioco che più si addice alle sue
caratteristiche (età, taglia, stato di salute, ecc): non chiederemo certo ad un cane anziano di saltare degli ostacoli, però potremmo insegnargli semplici esercizi come toccare un oggetto con la zampa o con il naso.
E non date retta a chi dice che alcuni giochi, come il "tira e molla", sono da evitare.
Non esistono giochi
pericolosi in assoluto, ma giochi più o meno adatti a questo o a quel cane e, soprattutto, giochi
gestiti male.
Ogni cane è un individuo a sé, con caratteristiche e gusti del tutto personali che nel corso della vita possono cambiare. E noi dobbiamo essere bravi a gestire il gioco in maniera corretta, facendo attenzione a non caricare il cane di
aspettative che non può soddisfare o a non pretendere che esegua perfettamente un esercizio.
Troviamo cioè il giusto
equilibrio tra il puro e semplice divertimento e il gioco inteso come strumento di
apprendimento. Così riusciremo a costruire un rapporto sano e solido con il nostro amico a quattro zampe.
Letture consigliate: "
Come divertire il tuo cane. Oltre 50 simpatici giochi da insegnare al tuo amico a quattro zampe" di Mary Ray e Justine Harding; "
Giocare con il cane. Divertimenti e passatempi per cani e padroni" di Christina Sondermann.
Arianna Nero
Educatrice cinofila APNEC
Staff Just Married (with) Dog
www.edukarlo.it
e-mail arianna.nero@gmail.com
Telefono 348 9227658