L'Araba Fenice

Ovidio dice: ci si ciba non di frutti o di fiori, ma di incenso e resine odorose. Dopo aver vissuto 500 anni, con le fronde di una quercia si costruisce un nido sulla sommità di una palma, ci ammonticchia cannella, sprigionardo e mirra e ci s'abbonda sopra, morendo, esalando l'ultimo respiro tra gli aromi. Dal corpo del genitore esce una giovane fenice, destinata a vivere tanto a lungo quanto il suo predecessore. Una volta cresciuta e divenuta abbastanza forte, solleva dall'albero il nido e lo porta alla città di Heliopolis in Egitto, dove lo deposita nel tempio del sole. Come nella leggenda, anche nella realtà, dopo 20 anni di una gestione passata, Gabriella e Daniela decidono di unire la loro creatività e di sconvolgere quello che era il vecchio ristorante Da Gigi e Gabri, nella nuova versione l'Araba Fenice.