Il Podengo Canario è una razza di cani Spagnola autoctona delle isole Canarie; essa viene comunemente impiegata nella caccia dei conigli sui terreni impervi e sassosi tipici di queste isole vulcaniche, grazie soprattutto al fine olfatto e all'ottima vista di questa antica razza.
La razza è anche nota con i nomi di: Canary Islands Hound, Canarian Warren Hound, Chien de garenne des Canaries, Kanarischer Podenco.
Il Podengo Canario è ben conosciuto nelle isole Canarie dove si è originata ed in ognuna delle isole è presente in gran numero, soprattutto nelle due maggiori: Gran Canaria e Tenerife. È una razza molto antica, di tipo primitivo, che viene fatta risalire all'antico cane rappresentato nelle tombe egizie del 3.400 a. C.. Non è chiaro se questa razza e le sue simili: il Cirneco dell'Etna, il Podenco ibicenco, il Podenco portoghese e il Cane dei Faraoni o (Kelb tal-Fenek), si siano sviluppate da un unico ancestrale ceppo direttamente dal cane dei faraoni o cane di Tesem; oppure per una convergenza funzionale, di adattamento biologico, si siano sviluppate in modo molto simile viste anche le richieste lavorative ed ambientali comuni. Le due teorie sono ugualmente accreditate e verosimili.
Certamente il Podenco canario è una delle razze più antiche esistenti, anche se non è detto che la caratteristica morfologia di levriero e le orecchie dritte siano da ricondurre automaticamente all'antico cane dei faraoni egizi.
Il Podengo Canario è un cane di taglia media, leggermente allungato, leptosomatico, leggero, altamente resistente. Lo scheletro è ben sviluppato. La mancanza di tessuto adiposo può fare apprezzare il rilievo della gabbia toracica, della colonna vertebrale e delle ossa dell'anca. La muscolatura è ben evidente.
Il pelo è corto, liscio e lucido, di colore preferibilmente rosso e bianco, il rosso può essere più o meno intenso, passando dall'arancione al rosso scuro (mogano). Tutte le combinazioni di questi colori sono ammesse.
La testa ha un muso più lungo del cranio e presenta uno stop leggero. Gli occhi sono di colore ambra o più scuri, e le orecchie lunghe sottili ed erette; la coda lunga e a forma di frusta non è mai arrotolata.
Si usa per la caccia e conigli ed è perfettamente adatto a questo scopo, utilizza il suo prodigioso senso dell'olfatto e della vista e dell'udito per superare le molte variazioni del terreno. Resiste a temperature elevate e riesce a cacciare dall'alba al tramonto senza sosta. Con il naso o l'orecchio riesce a rilevare la presenza dei conigli all'interno di fessure o nei muri in pietra, nei canaloni vulcanici e nei cespugli spinosi.
La sua sopravvivenza nel corso dei secoli è dovuta certamente alle sue abilità venatorie. È soprattutto un cane da pista (fiuto) che non abbaia. Inoltre, viene utilizzato con l'aiuto di furetti nella caccia ai conigli, modalità tipica delle isole Canarie e della Sicilia ove opera il suo omologo Cirneco dell'Etna. Egli prende di solito i conigli in bocca, riportandoli al suo padrone. Ha un carattere coraggioso, nervile, molto dinamico. Ha un portamento nobile e non è mai aggressivo. Notevolissima l'abnegazione al suo padrone. supporta stoicamente le giornate di caccia più pesanti, senza fatica.
Appartiene secondo la FCI al Gruppo V. Spitz e tipo primitivo. Sezione 7 tipo primitivo, cani da caccia. Lo standard della FCI è stato creato il: 24/06/87, sono ammesse le prove CACIB ma non la prova di lavoro.
Standard
Altezza: - maschi tra i 55 ed i 64 cm - femmine tra i 53 ed i 60 cm.
C’è una tolleranza di 2 cm in più o in meno purché il soggetto in questione risponda all’archetipo della razza.
Tronco: sterno non sporgente. Petto ben sviluppato, pur non essendo mai disceso fino al gomito. Costole ovali. La circonferenza toracica è superiore all’altezza al garrese di una misura compresa fra i 5 e gli 8 cm. Ventre rilevato, ma meno che nel “Galgo”. Fianchi ben marcati. Dorso forte, con muscolatura ben sviluppata, adatto alla corsa e alle esigenze della caccia. Reni un po’ allungate. Ossatura della groppa solida, più visibile nei soggetti magri o nel pieno del periodo della caccia. Testa e muso: allungata, a forma di tronco di cono, ben proporzionata rispetto al corpo, di lunghezza media fra i 21 e i 22 cm. Le linee cranio-facciali sono parallele. Cranio più lungo che largo, appiattito, con l’osso occipitale prominente. Stop poco marcato. Muso largo e prominente, a forma di cono senza punta; color carne più o meno scuro, in armonia col colore del mantello. Labbra fini e tese, in tinta con il tartufo. Tartufo: largo, di color carne, in armonia con quello del mantello. Narici moderatamente aperte. Denti: chiusura a forbice, denti perfettamente adattati e ben sviluppati. Collo: muscoloso, dritto, flessuoso e arrotondato, con la pelle liscia senza giogaia. Orecchie: abbastanza grandi, si sollevano quando il cane è eccitato, drizzandosi in posizione leggermente divergente. In riposo, sono portate all’indietro. Sono larghe all’attaccatura e terminano a punta. Occhi: obliqui, piccoli, a mandorla. Di color ambra più o meno scuro. Lo sguardo è intelligente e nobile. Arti: anteriori con appiombi perfetti, dritti, verticali e paralleli; ossatura fine ma solida; piedi da gatto, di solito leggermente rivolti verso l’esterno. Cuscinetti plantari solidi, ovali. Angolo scapolo-omerale circa 110 gradi. Angolo omero-radiale circa 140 gradi. posteriori robusti, con muscolatura ben sviluppata; garretto abbastanza alto. Angolo coxo-femorale circa 110 gradi. Angolo femoro-tibiale circa 120 gradi. Angolo del garretto circa 130 gradi. Spalla: obliqua. Andatura: il trotto deve essere agile, allungato e molto leggero. Muscolatura: sviluppata al massimo, asciutta; le contrazioni muscolari sono visibili attraverso la pelle. Coda: attaccata bassa, appare come prolungamento della groppa. Arrotondata, arriva al massimo fino al garretto. È portata pendente o sollevata a falce. Un po’ sottile all’estremità, è abitualmente bianca. Non è mai arrotolata. Un portamento troppo alto al passo è indesiderabile. Pelle: compatta, aderisce al corpo senza formare pieghe. Pelo: liscio, corto e compatto. Colori ammessi: preferibilmente rosso e bianco; il rosso può essere più o meno intenso, dall’arancio al rosso scuro (mogano). Sono accattate tutte le combinazioni di colore. Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, assenza di premolari, prognatismo, incrocio degli arti anteriori e posteriori al passo, coda arrotolata, testa eccessivamente grande, stop troppo marcato, vaccinismo, labbra pendenti, orecchie troppo divergenti, sterno prominente, torace piatto, garretti troppo bassi, monorchidismo, criptorchidismo, comportamento aggressivo o troppo timido.
Il Cane delle Canarie (Podenco Canario) è una razza molto antica. Le sue origini risalgono al 1000 a.C. Si dice che questa razza derivi dai cani dei Faraoni egiziani delle ultime dinastie e da cani importati in Europa, e più precisamente nella Penisola Iberica e nelle isole Canarie, dai commercianti Fenici. Mentre molte razze hanno preso il nome dal loro Paese d’origine, è successo con questa razza esattamente l’opposto; con la sua numerosa presenza ha fatto chiamare “Canarie” le isole nelle quali si è evoluto. Nei secoli scorsi è stato utilizzato per la caccia al coniglio selvatico. La razza è entrata a far parte delle razze canine solo recentemente, infatti il suo riconoscimento ufficiale è avvenuto il 24 giugno del 1987, durante l’assemblea generale F.C.I. a Tel Aviv. La storia straordinariamente lunga di questo cane è dovuta probabilmente alle sue doti di cacciatore che lo hanno reso insostituibile nei secoli.
Cane di media-piccola taglia, di forma elegante e slanciata con il pelo raso su tutte le parti del corpo di colore fulvo, in tutte le gradazioni, fino al rosso mogano e con macchie bianche. Ha una muscolatura asciutta e possiede una costruzione leggera ma salda e resistente. Testa conica ed orecchie erette. La sua lunghezza è leggermente superiore all’altezza al garrese. Scheletro ben sviluppato. L’assenza di tessuto connettivo consente di distinguere il costato, la colonna vertebrale e le ossa dell’anca. I maschi devono presentare due testicoli ben sviluppati e discesi nello scroto.
Per il suo carattere, conformazione e affettuosità, Il Podenco non può essere considerato solo un cane da caccia, ma anche un discreto cane da guardia ed un piacevole cane da compagnia. Potrebbe essere classificato come razza a triplice attitudine. Da elogiare anche il suo temperamento.
E’ un canino molto reattivo. La sua tempra e la sua classe permettono anche la sua addestrabilità senza problemi. Nel suo impiego principale, la caccia al coniglio selvatico, utilizza l’olfatto, come tutti gli altri cani simili a lui mediterranei, dei quali reca i segni distintivi.
È soprattutto un cane da pista, che non deve abbaiare né prendere la selvaggina mentre lavora di fiuto. È utilizzato talvolta in combinazione con il furetto, un tipo di caccia autorizzato nelle isole Canarie.
Abitualmente afferra i conigli per la gola. È coraggioso, nervoso, agitato, dinamico, appassionato, impetuoso. Assolutamente mai aggressivo. Attaccato con abnegazione al padrone, sopporta stoicamente e senza cedimenti le giornate più rigorose.
ORIGINE: Spagna
UTILIZZO: viene impiegato per la caccia al coniglio e, a questo scopo, si adatta perfettamente alle irregolarità del terreno e utilizza il suo fiuto prodigioso, alla sua viste e il suo udito. Sopporta facilmente temperature elevate ed è capace di cacciare dall'alba al tramonto. Grazie al suo fiuto ed al suo udito, è capace di percepire la presenza dei conigli in fondo alle fenditure naturali del terreno, nei fuori dei muri, nei cespugli, e nelle formazioni vulcaniche. La sua straordinaria sopravvivenza è dovuta senza dubbio alle sue doti di cacciatore che lo hanno reso insostituibile nel corso dei secoli. È utilizzato anche alla caccia combinata con il furetto, modalità autorizzata nelle isole. Prende abitualmente i conigli per la gola.
CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 5 : Spitz e cani di tipo primitivo
Sezione 7: tipo primitivo da caccia
Senza prova di lavoro
CENNI STORICI: nelle isole Canarie, di cui è originario, viene incontrato facilmente dappertutto. È un cane di origine egiziana che fu probabilmente importato nelle Canarie dai Fenici, dai Greci, dai Cartaginesi e dagli stessi Egiziani. È una delle razze più antiche che esistono, di cui si trovano vestigia (lapidi, statue, bassorilievi) nelle tombe dei faraoni e nei musei come il Louvre e il British museum. Questa razza è vecchia di circa settemila anni.
ASPETTO GENERALE: cane di taglia media, longilineo, slanciato, leggero ed estremamente resistente. Lo scheletro è ben sviluppato. La mancanza di grasso sottocutaneo permette di distinguere le costole, la colonna vertebrale e le ossa dell'anca. La muscolatura è sviluppata al massimo grado, asciutta; le contrazioni dei muscoli sono visibili attraverso la pelle.
PROPORZIONI IMPORTANTI: leggermente più lungo che alto. Petto molto sviluppato, che tuttavia non arriva a livello del gomito. Musello leggermente più lungo del cranio.
COMPORTAMENTO/CARATTERE: coraggioso, nervoso, agitato e di un dinamismo ardente; imponente, ma assolutamente mai aggressivo. Attaccato con abnegazione al suo padrone, sopporta le giornate più dure senza la minima debolezza.
TESTA
Allungata, a forma di tronco di corno, ben proporzionata al corpo. La lunghezza wa da 21 a 22 cm. Linee del cranio e della canna nasale parallele.
REGIONE CRANIALE
Cranio: più lungo che largo, piatto, con occipite prominente.
Stop: poco marcato.
REGIONE FACCIALE
Tartufo: largo, di colore chiaro in armonia con quello del manto. Narici moderatamente aperte.
Musello: largo prominente, a forma di cono appuntito. Colore chiaro o più o meno fulvo, che si armonizza con quello del manto.
Labbra: fini e tese, di colore appropriato a quello del tartufo.
Mascelle/denti: articolazione a forbice. Dentatura regolare, con denti molto sviluppati.
Occhi: obliqui, piccoli, a forma di mandorla. Di colore ambra più o meno scura. L'intensità dipende dal colore del manto. Lo sguardo è intelligente e pieno di nobiltà.
Orecchie: piuttosto grandi, si alzano quando il cane è attento e si drizzano in posizione leggermente divergente. A riposo sono girate all'indietro. Attaccatura larga, sono appuntite.
COLLO: molto muscoloso, dritto, con pelle liscia e senza fanoni; flessibile e arrotondato.
CORPO
Dorso: forte, muscolatura molto sviluppata, adatta alla corsa e alle esigenze della caccia.
Groppa: ossatura solida, più visibile nei soggetti magri o durante la stagione di caccia.
Regione lombare: un poco allungata.
Petto: sterno non prominente. Petto che benché sviluppato, non raggiunge il livello dei gomiti. Costole ovali. Perimetro toracico che supera l'altezza del soggetto misurato al garrese di 5-8 cm .
Linea inferiore: addome retratto, ma non così di levriero come quello del Galgo. Fianchi ben marcati.
CODA: di attaccatura piuttosto bassa, si presenta come un prolungamento della groppa. Rotonda, non discende più bassa del garretto. Viene tenuta pendente o leggermente rialzata a falcetto. Estremità affilata e abitualmente bianca. Mai arrotolata. È desiderabile che non venga tenuto troppo alta quando l'animale è in movimento.
ARTI
ARTI ANTERIORI
Appiombi perfetti, dritti, verticali e paralleli; ossatura fine, ma solida; piedi di gatto, generalmente girati verso l'esterno. Cuscinetti fermi, ovaloidi.
Angolazioni
Angolo scapolomerale: circa 110°
Angolo omero radiale: circa 140 °
ARTI POSTERIORI
Ben in appiombo, dritti, robusti, con muscolatura molto sviluppata. Garretto piuttosto alto (circa 18 cm dal suolo), piedi di gatto dritti , cuscinetti fermi e di forma ovale. Speroni non ammessi.
Angolazioni
Angolo coxo femorale: circa 110 °
Angolo fermano tibiale: circa 120°
Angolo del garretto: circa 130 °
ANDATURE: troppo agile, allungato e molto leggero.
PELLE: ferma, aderente al corpo senza formare pliche
MANTO
Pelo: liscio corto e serrato.
Colore: di preferenza rosso e bianco, con il rosso che può essere di tonalità più o meno intense che vanno dal arancione al rosso scuro (acajou). Ammesse tutte le combinazioni di questi colori.
TAGLIA
Altezza al garrese
Maschi: da 55 a 64 cm.
Femmine: da 53 a 60 cm
A seconda della configurazione del terreno dove vive e si muove possono essere accettate differenze nella taglia di +/-2 centimetri, purché il soggetto corrisponda all'archetipo della razza.
DIFETTI
Ogni scarto da quanto sopra deve essere considerato un difetto da penalizzare in funzione della sua gravità
DIFETTI GRAVI
Testa eccessivamente larga
Stop troppo marcato
Labbra pendenti
Assenza di premolari
Prognatismo
Orecchie troppo divergenti
Petto piatto
Sterno prominente
Coda arrotolata
Garretti vaccini o troppo bassi
Incrocio degli arti anteriori e posteriori al passo
Comportamento aggressivo
N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.