L'Alano, talora impropriamente chiamato anche Danese (o Gran Danese), è una razza canina ritenuta tradizionalmente una delle più belle ed eleganti, non a caso l'alano è considerato l'Apollo delle razze canine. Spesso, proprio a causa della sua bellezza fisica, passano in secondo piano la sua capacità di apprendimento e la sua intelligenza. Fa parte della famiglia dei molossoidi e ne ha i tratti specialmente nel muso e nella struttura ossea imponente, ma si differenzia dalle altre razze di molossoidi sia per l'altezza che per la struttura decisamente meno tozza. Il suo muso è simile a quello del molosso, con testa larga e rettangolare (a differenza dei cani lupo che hanno la testa più stretta e triangolare), occhio sceso, labbro abbondante e pendente, stop marcato e orecchie larghe di forma triangolare e ricadenti, fino a qualche anno fa amputate in modo che venissero portate dritte e appuntite (conchectomia), operazione oggi vietata anche in Italia in osservanza della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia. I membri di questa razza sono in genere apprezzati come efficienti cani da guardia e da caccia ma sono principalmente cani da compagnia per la loro innata sensibilità e mancanza di aggressività. Gli alani sono, insieme ai levrieri irlandesi, tra le razze canine più alte; nel 2010 un cane di questa razza venne proclamato il cane più alto del mondo con ben 109 cm di altezza al garrese.
In molti paesi viene chiamato Great Dane o Gran Danese, nulla di più sbagliato al momento che l'alano è di nazionalità tedesca. L'equivoco nasce da una tavola disegnata dal naturalista francese George Buffon, che denominò appunto questo cane come Grand Danois (alcuni ritengono che l'errore fu causato dalla grande diffusione che la razza ebbe in Danimarca). La nazionalità tedesca della razza venne codificata in un primo momento nel 1878 a Berlino, quando un gruppo di allevatori decise di catalogare sotto il nome di Deutsche Dogge (Mastino Tedesco) diversi gruppi di cani dalle caratteristiche molto simili provenienti dalla regione sud occidentale della Germania, e successivamente nel 1880, quando fu redatto il primo standard, e nel 1888 quando venne fondato il Deutscher Doggen Club.
Una teoria sull’origine, che molti ritengono più valida, è quella che il popolo degli “Alani”, che era un popolo nomade dell’Iran, emigrarono in antichità in Europa centrale portandosi al loro fianco dei grandi molossi; da cui il termine italiano “Alano”. E’ una razza che è ormai diffusa e conosciuta ovunque.
L'Alano è una delle razze di maggior taglia, mesomorfo mesocefalo. Pur essendo un cane di grande taglia, non è massiccio e tozzo, ma al contrario, è snello e slanciato. La sua testa è imponente e le sue linee sono eccezionalmente eleganti nell’insieme. Da alcuni viene indicato come il “molosso per eccellenza”.
Molto importante per questa razza è l'alimentazione, soprattutto nel cucciolo. I primi mesi di vita sono importanti perché sono cani che hanno uno sviluppo di crescita imperioso e che quindi hanno bisogno, più di altre razze, di essere seguiti con attenzione, per permettere una crescita armoniosa e corretta; molto spesso se mal alimentati rischiano di deviare gli appiombi, sia posteriori che anteriori. Quindi è consigliabile rivolgersi spesso al proprio allevatore o al proprio veterinario, per verificare una eventuale crescita anomala della struttura ossea.
Eccellente cane da guardia. Gentile con la famiglia che lo cura, ma inadatto per stare con i bambini, non tanto per il suo carattere ma solo esclusivamente per le sue dimensioni. Mai attaccherebbe una persona senza motivo; è sempre leale e fedele. La sua testa espressiva fa capire al padrone tutte le sue intenzioni. E’ un cane molto affettuoso, disposto a fare qualsiasi cosa per chi lo accudisce. Ama moltissimo svolgere passeggiate insieme al padrone e non si allontana mai da esso. E’ una razza che non può deludere nel carattere.
Numerosi sono gli alani (più spesso chiamati danesi) di fantasia, apparsi in film, fumetti e cartoni animati:
ORIGINE: Germania
UTILIZZO: cane per accompagnamento, guardia e protezione
CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 2: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer - Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri
Sezione 2.1: Molossoidi, tipo Mastino
Senza prova di lavoro
CENNI STORICI: gli antenati dell'Alano sono l'antico "Bullenbeisser" (Bulldog) e il "Hatz e Saurüden" (cani da caccia al cinghiale), che erano una via di mezzo tra il possente mastino di tipo inglese ed un levriero elastico e rapido. Sotto la denominazione di dogo si comprendeva inizialmente un grande cane potente che non doveva obbligatoriamente appartenere ad una razza definita. Più tardi il nome di "Dogo di Ulm", "dogo inglese", "dogo danese", "Hatzrüde" (grandi maschi per la caccia di corsa), "Saupacker" (cane veltro) e "grande dogo" hanno designato differenti tipi di questi cani che si distinguevano per il colore del manto e la grande taglia. Nel 1878, a Berlino, un comitato di sette allevatori e giudici competenti, sotto la presidenza del dottor Bodinus prese la decisione di denominare tutte le varietà di cui sopra come "Dogue tedesco". Fu così posta la base per l'allevamento di una nuova razza di cani tedeschi originali. Dal 1888 la razza fu consegnata al "Deutscher Doggen Club 1888 e.V." che, nel passare degli anni, ha modificato lo standard a più riprese. Forme e contenuti attuali corrispondono allo standard proposto dalla FCI.
ASPETTO GENERALE: per il suo aspetto l'Alano unisce fierezza, forza ed eleganza in un insieme pieno di nobiltà. È grande, potente e di costituzione armoniosa. Per la sua sostanza alleata alla sua nobiltà, per l'armonia del suo aspetto, per la sua silhouette ben proporzionata e per la testa particolarmente espressiva, da a chi lo contempla l'impressione di vedere una statua piena di nobiltà.
PROPORZIONI IMPORTANTI: il corpo, specialmente quello dei maschi, si iscrive in un quadrato. La lunghezza del tronco (misurata dalla punta della spalla alla punta della natica) non deve superare, nei maschi, più del 5% l'altezza al garrese e nelle femmine più del 10%.
COMPORTAMENTO/CARATTERE: di buona natura, affettuoso e attaccato ai suoi padroni, soprattutto ai bambini; riservato verso gli estranei. E' un cane senza paura e sicuro di sé, docile, precettivo, senza aggressività e con soglia di reazione elevata.
REGIONE CRANIALE
Cranio: armoniosamente proporzionato nell'insieme, allungato, stretto, con linee nette, molto espressivo, delicatamente cesellato (soprattutto al di sotto degli occhi); le arcate sopracciliari sono bene sviluppate, senza tuttavia essere sporgenti. La distanza dall'estremità del tartufo allo stop deve per quanto possibile corrispondere a quella dallo stop alla protuberanza occipitale, che è poco marcata. Le linee superiori del cranio e della canna nasale devono essere parallele. Di fronte, la testa deve sembrare stretta, le canne nasali più larghe possibili e i muscoli delle guance appena accennati, mai marcatamente rilevati.
Stop: nettamente pronunciato.
REGIONE FACCIALE
Tartufo: ben sviluppato, più largo che rotondo, con narici bene aperte. Le narici devono essere nere, con eccezione dei cani arlecchino, nei quali il tartufo nero è ricercato ma è ammesso un tartufo chiaro.
Muso: alto, rettangolare per quanto possibile. Commessure labiali ben visibili. Pigmentazione scura delle labbra. Nei cani arlecchino sono ammesse labbra incompletamente pigmentate o di colore chiaro.
Mascelle/denti: mascelle ben sviluppate, larghe. Dentatura robusta, sana e completa con chiusura a forbice (42 denti secondo la formula dentaria).
Occhi: di grandezza media, rotondi, i più scuri possibile, con espressione vivace e intelligente. Nei cani blu sono ammessi gli occhi un po' più chiari. Nei cani arlecchino sono ammessi occhi chiari di colore differente. Le palpebre sposano bene la forma del globo oculare.
Orecchie: attaccate alte, cadenti di natura, di grandezza media, bordo anteriore accostato alla guancia.
COLLO: lungo, asciutto, molto muscoloso. Dal suo attacco ben sviluppato, si affina leggermente verso la testa. Portamento rialzato, leggermente inclinato in avanti.
CORPO
Garrese: la parte più rialzata del tronco potente. È formato dalla cresta superiore della scapola, che supera l'apofisi spinosa delle vertebre.
Dorso: corto e ben teso, pressoché rettilineo, leggermente obliquo all'indietro.
Regione lombare: leggermente incurvata, larga, molto muscolosa.
Groppa: larga, molto muscolosa dal sacro all'attaccatura della coda leggermente inclinata e si fonde senza soluzione di continuità con l'attacco della coda.
Petto: Scende fino a livello delle costole. Costole ben cinturate che si estendono lontano l'indietro. Gabbia toracica di buona larghezza con pettorina pronunciata.
Linea inferiore: ventre ben rilevato verso l'indietro, forma una graziosa curva che prolunga la linea inferiore del petto.
CODA: raggiunge il garretto. Attaccata alta e larga, si assottiglia progressivamente verso l'estremità; in riposo, pende in posizione naturalmente distesa; in azione o quando il cane è eccitato, si ricurva leggermente a sciabola, ma senza superare in modo sensibile l'altezza del dorso. La coda a spazzola non è ricercata.
ARTI ANTERIORI
Spalla: molto muscolosa. Scapola lunga e obliqua, che forma un angolo con il braccio da 100 a 110 gradi.
Braccio: robusto e muscoloso; dovrebbe essere un poco più lungo della scapola.
Gomito: non girato né all'interno né all'esterno.
Avambraccio: robusto, muscoloso, perfettamente in appiombo di faccia e di profilo.
Carpo: robusto, fermo, è una struttura che non si distingue essenzialmente da quella dell'avambraccio.
Metacarpo: robusto, visto di faccia in appiombo, visto di profilo leggermente obliquo in avanti.
Piedi anteriori: rotondi, dita fortemente ricurve e ben serrate (piede di gatto); unghie corte, resistenti, più scure possibili.
ARTI POSTERIORI: tutta l'ossatura è coperta da muscoli possenti che fanno sembrare il dorso, le anche e le cosce larghe e arrotondate. Visti da dietro, i posteriori, robusti e dotati di buona angolazione, sono paralleli agli arti anteriori.
Coscia: lunga, larga, molto muscolosa.
Grassella: solida, situata pressoché sulla verticale dell'anca.
Gamba: lunga, all'incirca come la coscia, molto muscolosa.
Garretto: solido, fermo, non diretto né all'interno né in fuori.
Piedi posteriori: rotondi, dita fortemente ricurve e ben serrate (piede di gatto); unghie corte, resistenti, più scure possibili.
ANDATURE: armoniose, coprono ben il terreno, leggermente elastiche; visti da davanti e dietro, gli arti si muovono parallelamente al piano mediano del corpo.
PELLE: bene applicata e tesa; pigmentata nei soggetti monocolore. Nei cani arlecchino, la ripartizione del pigmento corrisponde essenzialmente a quella delle macchie.
MANTO
Pelo: molto corto e fitto, liscio e ben disteso, lucente.
Colore: il Dogue tedesco è allevato in tre varietà di colori indipendenti: fulvo e striato, nero e arlecchino, blu.
Cane fulvo: manto che va da giallo chiaro a giallo intenso; è ricercata la maschera nera; non desiderabili piccole macchie bianche sul petto e piedi.
Cane striato: colore di fondo che va da giallo chiaro a giallo intenso, con striature nere più regolari possibili e nettamente disegnate che seguono la direzione delle costole; ricercata la maschera nera; non desiderabili piccole macchie bianche sul petto e piedi.
Cane arlecchino (bianco a strisce nere, già chiamato dogo tigrato): colore di fondo bianco per quanto possibile senza la minima macchiettatura, con macchie nero lacca dal contorno frastagliato, di dimensioni varie, ben ripartite su tutta la superficie del corpo. Non desiderabili macchie parzialmente grigie o brunastre.
Cane nero: nero lacca, sono ammesse macchie. Fanno parte di questa varietà di colore i cani con il mantello, nei quali il nero copre il tronco come un mantello mentre il muso, il collo, il petto, il ventre, gli arti e l'estremità della coda possono essere bianchi.
Cane blu: manto blu acciaio puro; ammesse macchie bianche sul petto e piedi.
TAGLIA
Altezza al garrese
Maschi: almeno 80 cm.
Femmine: almeno 72 cm.
DIFETTI: ogni scarto da quanto sopra deve essere considerato un difetto da penalizzare in funzione della sua gravità.
Aspetto generale: caratteri sessuali troppo poco pronunciati. Mancanza di armonia. Soggetto troppo leggero o troppo grossolano.
Comportamento/carattere: mancanza di sicurezza, nervosismo, soglia di eccitazione bassa.
Testa: assi del cranio e della canna nasale non paralleli. Cranio a forma di mela. Testa cuneiforme. Stop troppo poco pronunciato. Muscolatura delle guance troppo sviluppata.
Muso: muso appuntito. Labbra troppo poco sviluppate, o pendenti più basse della mandibola (labbra fluttuanti). Canna nasale concava, convessa (arcuata) o cadente verso il naso (naso aquilino).
Mandibola e denti: qualsiasi scarto rispetto ad una dentatura completa (si ammette unicamente l'assenza dei PM1 nella mandibola). Posizione irregolare di incisivi isolati, che non interferisca con la chiusura naturale della mascella. Denti troppo piccoli. Articolazione a tenaglia.
Occhi: palpebre lasse. Congiuntiva troppo rossa. Occhi chiari, torvi, di colore giallo ambra. Occhi blu slavati, occhio gazzuolo (in tutti i cani monocolori). Occhi troppo distanziati.
Orecchie: attaccate troppo alte o troppo basse, distanziate o tenute piatte contro la guancia. Orecchie tagliate: di forma e lunghezza male assortite con la testa, orecchie non fermamente erette o non simmetriche.
Collo: collo corto, spesso, collo di cervo; pelle troppo lassa, fanoni.
Dorso: insellato, di carpa, troppo lungo, linea del dorso rialzata all'indietro.
Groppa: insellata o orizzontale.
Coda: coda troppo forte, troppo lunga o troppo corta, attaccata troppo bassa e o portata troppo alta al di sopra della linea del dorso; a uncino, arrotolata o deviata lateralmente. Coda rovinata da incidenti, spessa alla sua estremità o tagliata.
Petto: costole piatte o incurvate, insufficiente altezza o larghezza. Sterno troppo prominente.
Linea inferiore: ventre troppo rilevato, mammelle insufficientemente retratte.
Avantreno: angolazioni insufficienti, ossatura troppo leggera, muscolatura debole. Appiombi scorretti.
Spalle: male attaccate, troppo cariche; scapole troppo dritte.
Gomito: gomito lasso, girato all'interno o all'esterno.
Avambraccio: incurvato, gonfiato presso il carpo.
Carpo: gonfiato, troppo lasso o spostato.
Metacarpo: troppo flesso o in posizione troppo verticale.
Retrotreno: angolazioni troppo chiuse o troppo aperte (ottuse). Garretti chiusi, vaccini o incurvati.
Garretto: gonfiore, lassità.
Piedi: piatti, dita distanziate, lunghi.
Andature: passo accorciato, andatura rade, ambio frequente o continuo, mancanza di coordinazione fra gli arti anteriori e quelli posteriori
Pelo: doppio, smorto.
Colore
Alano fulvo: manto giallo grigiastro, giallo azzurrognolo, Isabella o giallo sporco.
Alano striato: colore del del fondo blu argento o Isabella, strisce slavate.
Alano arlecchino: fondo con macchie grigio blu; macchie di grandi dimensioni di colore grigio giallo o grigio blu.
Alano nero: nero con riflessi gialli, bruni o blu.
Alano blu: colore blu giallastro o blu nero.
DIFETTI GRAVI
Comportamento/carattere: timidezza.
Mascelle/denti: prognatismo superiore o inferiore, deviazione laterale della mandibola.
Occhi: entropion, ectropion.
Coda: rotta.
DIFETTI ELIMINATORI
Comportamento/carattere: aggressivo, mordace per paura.
Tartufo: completamente macchiettato, fesso.
Colore: soggetti fulvi e striati con liste bianche, collare bianco, piedi bianchi o balzani ed estremità della coda bianca.
Arlecchino: soggetti bianchi senza tracce di nero (albini), soggetti con manto detto "porcellana" nei quali predominano macchie bianche, grigie, fulve o anche striate; cani arlecchino grigio, detti grigio merlo, a macchie nere su fondo grigio.
Taglia: al di sotto del minimo prescritto per lo standard.
N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.