Il Drentse Patrijshond ( o Dutch Partridge Dog - Drentse Partridge Dog - Epagneul Olandese di Drent) è una razza che a prima vista, può somigliare ad un “Setter inglese”. È una razza relativamente antica. Molti esperti sostengono che la razza sia nata da incroci fra alcuni “Bracchi” ed alcuni “Setter”. Non viene però esclusa l’ipotesi che, per creare la nuova razza, siano stati utilizzati anche cani locali olandesi, ma non si hanno notizie o documenti ben precisi. È un cane abbastanza utilizzato dai cacciatori olandesi.
Cane di media taglia, ben proporzionato, la cui struttura denota vigore e allo stesso tempo la capacità di sviluppare la velocità necessaria per un cane da ferma. Fisicamente è più pesante del cane da quaglia e corrisponde maggiormente al cane da ferma tedesco a pelo lungo. Si differenzia da quest’ultimo soprattutto per la testa, che è più corta, con il muso tronco-conico che appare più leggero a causa delle labbra molto tese e non cadenti, così da far sembrare tutta la testa meno pesante. È più lungo che alto e quindi più slanciato.
E' un cane docile, allegro e data la sua discreta intelligenza, è piuttosto facile da addestrare e si dimostra obbediente. È un cane che sente molto l’autorità del padrone, ma non bisogna mai trattarlo con durezza, per non perdere la sua fiducia e non urtare la sua sensibilità. La sua educazione deve iniziare intorno ai 5 mesi di età. È una razza che necessita di toelettature. Per il cacciatore rappresenta l’ausiliario ideale. Riesce a perlustrare il terreno senza allontanandosi molto dal padrone.
ORIGINE: Olanda
UTILIZZO: cane da caccia ideale per il cacciatore dei Paesi Bassi, condizionato da spazi ridottiche non richiedono grandi sforzi fisici. A caccia, questo cane esplora il terreno senza allontanarsi oltre la portata del fucile; risente visibilmente della necessità di rimanere in contatto con cacciatore. Trovata la selvaggina, il cane resta a distanza moderata e si mette impeccabilmente in ferma, in attesa del cacciatore. Se questo ritarda, il cane lo cerca con gli occhi. Le sue facoltà dell'atteggiamento lo rendono idoneo alla caccia a tutti i tipi di selvaggina in pianura e nei cespugli. È un buon cane da riporto che eccelle nella ricerca della selvaggina perduta. Poiché queste attitudini sono innate, non richiede un lungo addestramento. A causa del suo carattere molto sensibile un addestramento coercitivo rischia di avere conseguenze nefaste .
CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 7 : Cani da ferma
Sezione 1.2: Cani da ferma continentali tipo Epagneul
Con prova di lavoro
CENNI STORICI: questa razza si sviluppato nel corso del XVI secolo derivando da cani che passando per la Francia provenivano dalla Spagna ed erano chiamati "Spioenen " o "Spaniolen " e che infine in Olanda presero il nome di "Patrijshond". L'allevamento purezza venne fatto soprattutto nella provincia di Drent dove fu evitata ogni mescolanza con sangue di altra razza, diversamente dal resto dell'Olanda. L'iscrizione ufficiale al libro genealogico avvenne il 15 maggio 1943. Questa razza è strettamente imparentata con il piccolo Münsterländer e l' Epagneul français .
ASPETTO GENERALE: cane di costruzione armonioso e costituzione robusta, che gli permettono di raggiungere la velocità necessaria ad un cane da caccia. Più solido del piccolo Münsterländer, ricorda molto un cane da ferma tedesco a pelo lungo. La differenza con quest'ultimo riguarda innanzitutto la forma del cranio: questo è più corto, il musello è più troncato e più leggero grazie a labbra asciutte che non sono pendenti; così che nel suo insieme la testa sembra più leggera. L' Epagneul di Drent è leggermente più lungo che alto, così che ha una forma leggermente rialzata. Benché il pelo non sia lungo in senso assoluto, il soggetto dà l'impressione di essere ben dotato poiché il pelo delle orecchie e della coda e molto fitto e lungo, ed è inoltre abbondante sul petto e sul collo e frangiato sulle orecchie, sugli arti anteriori e posteriori nonché nella coda.
COMPORTAMENTO/CARATTERE: di natura intelligente, fedele ed obbediente. Questo cane non è solo un buon partner a caccia, ma anche un compagno prezioso in casa.
TESTA
REGIONE CRANIALE
Cranio: piuttosto largo e leggermente bombato. Sulla linea mediana un solco frontale pressoché impercettibile va dallo stop fino a metà dell'osso occipitale che è piuttosto sviluppato. Arcate sopracciliari ben visibili.
Stop: leggermente marcato.
REGIONE FACCIALE
Tartufo: le sviluppato, di colore marrone. Narici molto aperte.
Musello: a forma di tronco di cono, senza depressione davanti agli occhi. Canna nasale larga, non concava né convessa; è accettata una leggera per incurvatura ma una canna nasale nettamente montonina è inammissibile.
Labbra: molto sottili, asciutte.
Guance: moderatamente sviluppate. Si fondono con il musello senza soluzione di continuità.
Mascelle/denti: dentatura solida, articolazione a forbice.
Occhi: ben distanziati, non prominenti né infossati nelle orbite, sono collocati in modo da essere ben protetti; grandezza media, forma ovale, con espressione che esprime intelligenza e gentilezza. Sono ricercati occhi color ambra, quindi non scuri ma nemmeno chiari come quelli degli uccelli da preda. Le palpebre si appoggiano bene sul globo oculare.
Orecchie: non pesanti, attaccate alte, ricadono bene aderenti alle guance senza formare pliche. Tirate verso l'avanti arrivano a 3 dita dell'estremità del tartufo. Di attaccatura larga, finiscono in una punta arrotondata. Il pelo è lungo, abbondante e ondulato e non arricciato; presenti frange abbondanti sul bordo interno del padiglione.
COLLO: forte, di lunghezza media, piuttosto corto che lungo; forma una linea ininterrotta fra la testa e il tronco. Un collo più lungo e di aspetto più elegante sarebbe debole e pertanto non è ammesso. Fanoni e lassità del sotto gola nuocciono all'estetica della animale.
CORPO
Linea del dorso: il collo di lunghezza media forma con il dorso dritto e la regione lombare una linea armoniosa che sfiora la groppa leggermente inclinata.
Groppa: lunga e larga, leggermente inclinata.
Dorso: dritto, di lunghezza media, non troppo corto; grazie all'avantreno e all'retrotreno ben angolati dà l'impressione di essere retratto.
Petto: ben disceso, raggiunge il livello del gomito; molto largo visto da davanti; una gabbia toracica stretta e insufficientemente discesa è un difetto; la gabbia toracica e lunga e le ultime costole sono molto sviluppate. Le costole sono cinturate, non piatte né a tonneau .
Regione lombare: solidamente muscolosa.
CODA: non tagliata, attaccatura piuttosto alta; lunghezza fino circa al garretto. Portata semi pendente, presenta verso l'estremità una leggera curvatura verso l'alto; in azione tende ad essere orizzontale, sempre con estremità per leggermente ricurvo verso l'alto. Una particolarità di questa razza consiste nel fatto che durante la ricerca la coda assume un movimento rotatorio che diventi più luce quando il cane ha fiutato la presenza della preda. Mai portata rotolato sul dorso. Presenza di abbondanti frange tranne che alla radice, che diventano meno abbondanti verso l'estremità.
ARTI
ARTI ANTERIORI
Spalla e braccio: lunghi e collocati in modo che la spalla, il braccio e l'avambraccio presentano fra di loro buone angolazioni. Da vista frontale le scapole sono imposizione molto obliqua, così che sono integrate armoniosamente nei contorni del corpo.
Gomito: ben aderente contro la parete toracica, non girato né all'interno né all'esterno, cosa che intralcerebbe i movimenti del cane.
Avambraccio: dritto e molto muscoloso.
Carpo: solido, di buona ossatura.
Metacarpo: non ha girato né all'interno né all'esterno, soffice, leggermente elastico.
Piedi anteriori: di forma da ovale a rotonda, con dita serrate, arcuate e forti; cuscinetti solidi.
ARTI POSTERIORI
Ben sviluppati, larghi e molto muscolosi .
Coscia e gamba: le osso del bacino, della coscia e della gamba sono ben angolate fra di loro. Visti da dietro, gli arti posteriori non sono né aperti né chiusi ma assolutamente verticali e paralleli.
Garretto: ben disceso.
Metatarso: corto, non ha girato né all'interno né all'esterno.
Piedi posteriori: come gli anteriori.
ANDATURE: andature ampie, armoniose ed energica; al trotto gli anteriori non devono né traballare né compiere movimenti a falce; non vi deve essere rollio. Gomiti e garretti si muovono lungo un piano longitudinale parallelo all'asse del corpo. Quando la velocità aumenta, tuttavia, i quattro arti tendono ad avvicinarsi all'asse longitudinale, formando così una pista unica.
MANTO
Pelo: pelo serrato e denso che copre ben il corpo è che non è mai arricciato; i peli non sono particolarmente lunghi,, ma essendo folti danno l'impressione di un cane a pelo lungo. Un poco più lungo sul collo e sul petto la dove in altra razze crea l'impressione di una criniera. Lungo e ondulato sulle orecchie. Frange presenti sulle orecchie, faccia posteriore degli arti anteriori e posteriori, cosce e coda. Abbondantemente forniti di pelo anche gli spazi interdigitali.
Colore: mantello bianco con macchie marrone o arancione, possibilità di macchie focate bruno rosse. I soggetti monocolore sono ammessi ma non ricercati.
TAGLIA
Altezza al garrese
Da 55 a 63 cm. Misure diverse sono accettate se le proporzioni rimangono armoniose .
DIFETTI
Ogni scarto da quanto sopra deve essere considerato un difetto da penalizzare in funzione della sua gravità
N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.