Il Leonberger è una razza di cani selezionata a Leonberg in Germania. La sua origine esatta rimane incerta ma deriva probabilmente da un incrocio tra il San Bernardo, il Terranova e il Cane da Montagna dei Pirenei.
Il Leonberger è stato creato nella prima metà del XIX secolo da Einrich Essig (1808-1889), allo scopo di riprodurre il leone raffigurato nello stemma araldico delle città tedesca di Leonberg, vicino a Stoccarda. Secondo la tradizione vennero impiegati il Terranova Bianco e Nero (tipo Landser), il San Bernardo a pelo lungo e il Cane da Montagna dei Pirenei. Alcuni studi recenti mettono tuttavia in dubbio questa ricostruzione storica. Secondo Herbert Schiffmann (1984), per realizzare il cane si sarebbero utilizzati alcuni cani da pastore presenti nelle zone caucasico-alpine. È certo che Essig utilizzò cani provenienti dall'Ospizio del Gran San Gernardo così come egli inviò all'Ospizio propri esemplari su richiesta dei monaci che avevano avuto l'allevamento decimato da una malattia. Gli inizi della razza sono pertanto ancora nebulosi e nelle esposizioni canine della seconda metà dell'Ottocento alcuni esemplari vennero presentati alternativamente come Leonberger o San Bernardo. la razza ebbe una certa fortuna e fu richiesta dalle principali Corti d'Europa e perfino in Giappone; si narra che Garibaldi fece dono di un cucciolo alla sua adorata Anita. La principessa Sissi (Elisabetta Imperatrice d'Austria) ne possedette sette e al wolkgarten di Vienna è raffigurata seduta in trono con a fianco due Leonberger. Dopo la morte di Essig la razza cadde in disgrazia e venne osteggiata dagli allevatori di razze affini, specie il San Bernardo, ma grazie alla costanza e alla passione di alcuni superò i periodi bui del dileggio e poi le due guerre mondiali, per riconquistare una certa popolarità a partire dalgi anni sessanta. In Italia il Leonberger ebbe alcuni amatori fin dai primi anni sessanta ma ha visto uno sviluppo e una certa notorietà solo con la fondazione del Club Italiano del Leonberger (C.I.L.) ([1] avvenuta nel 1987. Dal 1992 il Club Italiano del Leonberger è ufficialmente riconosciuto dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (E.N.C.I.) [2] e dalla Federazione Cinologica Internazionale (F.C.I.) [3] .
Viene definito un cane equilibrato, calmo, riflessivo e dotato di scarsa aggressività. Si ritrovano anche soggetti riservati e qualche volta timidi; i cuccioli necessitano di una buona socializzazione al fine di consolidare l'equilibrio caratteriale. Nei confronti dei bambini ha una vera e propria predilezione: si distingue per una grande pazienza e per un senso di responsabilità che ne fanno un compagno di giochi molto affidabile. In famiglia si adatta velocemente alle nuove situazioni, divenendo un buon compagno di vita soprattutto per chi ama la vita all'aria aperta.
Anche per la razza Leonberger ci sono molte ipotesi su quale sia la sua origine. Pare però che questa razza risalga a tempi piuttosto recenti, intorno al 1846, quando il consigliere Enrico Essig di Leonberg, dal quale la razza prende il nome, avrebbe incrociato i propri “Terranova” con “Cani di San Bernardo” e anche con “Cani da Montagna dei Pirenei”, riuscendo ad ottenere una nuova razza. È una razza poco diffuso in Italia, anche per le notevoli difficoltà di allevamento.
Cane di grande taglia. Corpo muscoloso ma elegante. Corpo di forme ben proporzionate. Cane che presenta un notevole sviluppo delle masse muscolari e una ossatura poderosa. La sua parte anteriore è impressionante per dimensioni e per forza.
E' prevalentemente un cane da guardia, oltre che un buon cane da compagnia per la famiglia. Molto fedele e docile. Attaccatissimo ai bambini. Cane molto paziente ed equilibrato. In genere è sempre tranquillo e mansueto. In caso di minaccia nei suoi confronti o nei confronti della sua famiglia, può diventare veramente pericoloso. Ama passeggiare ed esplorare nuove zone.
ORIGINE: Germania
UTILIZZO: cane da guardia, accompagnamento e famiglia.
CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 2 : cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani da montagna e bovari svizzeri.
Sezione 2.2 : Molossoidi, tipo montagna.
Senza prova di lavoro
CENNI STORICI: alla fine degli anni 30 e all'inizio degli anni 40 del XIX secolo, Heinrich Hessig, consigliere municipale a Leonberg nei pressi di Stoccarda incrociò un cane femmina Terranova nero e bianco con un maschio di nome "Barry ", e un cane San Bernardo originario del monastero dello stesso nome. Più tardi un cane di montagna di Pirenei arricchì questo incrocio. Ne risultarono cani molto grandi di pelo bianco in maggioranza pelo lungo. Lo scopo di Hessig era di creare un cane dall'aspetto leonino, poiché il Leone era l'emblema araldico della città di Leonberg. I primi cani veramente degni di portare il nome di cani Leonberg nacquero nel 1846 e riassumevano le eccellenti qualità delle razze da cui discendevano. Poco tempo dopo, visto il loro carattere di simbolo, un buon numero di questi cani furono esportati da Leonberg e disseminati in tutta il mondo. Alla fine del XIX secolo, in Bade-Würtemberg, il cane di Leonberger era di preferenza utilizzato come cani da ferma, ma anche le sue qualità di cane da guardia e del tiro erano molto apprezzate. Tra le due guerre mondiali, vista la povertà degli anni del dopoguerra, il numero di cani d'allevamento diminuì in modo drammatico. Oggi il cane di Leonberger è un eccellente cane da famiglia che risponde perfettamente a tutte le esigenze imposte dalla vita moderna.
Aspetto generaleIn conformità alla sua destinazione utilitarie l'origine, il Leonberger è un grande cane potente e ben muscoloso, ma che resta elegante. Si distingue per l'equilibrio delle sue proporzioni e per la maturità del suo temperamento pieno di vivacità. I maschi sono tutti particolarmente imponenti e forti.
Proporzioni importanti: l'altezza al garrese è in rapporto a quella del tronco di 9 a 10. L'altezza del petto corrisponde circa al 50% dell'altezza al garrese.
Comportamento/carattere: in quanto cane da famiglia, nelle condizioni attuali di vita e di habitat, il Leonberger è un compagno piacevole che si può condurre dappertutto senza difficoltà e che si distingue per il suo amore pronunciato per i bambini. Non è né timoroso né aggressivo. Come cane da accompagnamento, è un compagno piacevole, docile e impavido in tutte le situazioni della vita pratica. L'equilibrio caratteriale ricercato si esprime per la sua sicurezza e sangue freddo senza cedimenti, il suo temperamento medio ( in quello che concerne l'istinto del gioco), la sua capacità di imparare e la sua memoria e la sua indifferenza al rumore.
Testa
Nell'insieme è più alta che larga e piuttosto allungata che raccolta. Il rapporto fra la lunghezza della fronte e quella del cranio è di 1a 1. La pelle è dappertutto ben applicata, senza rughe sulla fronte
Regione craniale
Cranio: visto di faccia e di profilo il cranio è moderatamente bombato, potente per ben corrisponderer a tronco e agli arti, ma non pesante. La sua parte posteriore non è sensibilmente più larga che livello degli occhi, nettamente visibile , ma moderatamente marcata.
Regione facciale
Tartufo: Sempre nero.
Muso: piuttosto lungo, non si stringe mai in punta, fronte di larghezza uniforme, mai concavo ma piuttosto leggermente a volta ( naso arcuato).
Labbra: ben applicate, nere, commessura non rivolta all'esterno.
Mascelle: mascelle forti con l'articolazione a forbice perfetta, regolare e completa, cioè la faccia posteriore degli incisivi superiori è in contatto stretto con la faccia anteriore degli incisivi inferiori, con i denti impiantati a squadra in rapporto alle mascelle, 42 denti sani conformemente alla formula dentale ( si tollera la mancanza degli M3). Un'articolazione a tenaglia è ammessa, ma non il restringimento della mandibola a livello dei canini.
Guance: sono poco sviluppate
Occhi: da bruno chiaro a scuro il possibile profondi, di grandezza media, ovali , non infossati nè sporgenti, non troppo ravvicinati né troppo distanziati. Le palpebre sposano bene la forma del bulbo oculare. Non si vede la congiuntiva. Il bianco dell'occhio ( parte visibile della sclera) non è arrossato.
OrecchieAttaccate alte e non troppo lontano indietro, cadenti, di grandezza media, carnose e bene accostate alle guance.
Collo: Leggermente curvo, si fonde armoniosamente con il garrese, è piuttosto lungo che corto, pelle senza lassità esagerata o fanoni.
Corpo
Garrese: marcato, soprattutto nei maschi.
Dorso:
Solido, dritto, largo.
Lombi: larghi, potenti, ben muscolosi.
Groppa: larga, relativamente lunga, dolcemente arrotondata, si fonde progressivamente nell'attacco della coda.
Petto: largo, ben disceso, che raggiunge almeno il livello dei gomiti, non troppo arrotondato, piuttosto ovale.
Linea inferiore: solo leggermente rialzata.
Coda: molto ricca di pelo, cade verticalmente in stazione e non è che leggermente incurvata quando il cane è in movimento, se possibile portata più alta del livello del dorso.
ARTI
Molto forti, specialmente nei maschi.
ARTI ANTERIORI
Dritti, paralleli e non troppo avvicinati.Spalle/ braccia lunghe, oblique, non formano un angolo troppo ottuso, molto muscolose, gomiti aderenti al corpo.
Metacarpi: forti, solidi, diritti se visti di fronte, quasi verticali se visti di profilo.
Piedi anteriori:
Non girati all'interno o all'esterno, arrotondati, con dita bene unite ed incurvate, cuscinetti neri.
ARTI POSTERIORI
In generale visti dal di dietro non troppo stretti, paralleli. Garretti e piedi non girati all'esterno o all'interno, occorre procedere all'ablazione degli speroni.
Bacino: obliquo.
Coscia:
Piuttosto lunga, in posizione obliqua, molto muscolosa. La coscia e la gamba formano un angolo ben definito.
Garretto: solido, angolazione marcata fra la gamba e il metatarso.
Piedi posteriori: diretti dritti in avanti, lunghi senza esagerazione, dite incurvate , cuscinetti neri.
Andature: arti estesi , movimento regolare a tutte le andature, gli anteriori si portano bene in avanti sotto la forte spinta dei posteriori, al passo e al trotto, visti da davanti e dietro gli arti si muovono in linea dritta.
Manto
Pelo:
Di tessitura mediamente da dolce a rude, di buona lunghezza, ben coricato, senza formazione di strisce, malgrado la presenza di un sottopelo molto sviluppato; le forme del corpo rimangono ben riconoscibili; è dritto ma è ammessa una certa ondulazione, soprattutto nei maschi, il pelo forma una bella criniera sul collo e il petto, frange fitte agli anteriori e una culotte ai posteriori.
Colore:
Giallo leone ( fulvo chiaro), fulvo rosso, fulvo scuro ( rosso bruno), uniformemente sabbia ( giallo pallido, color crema) e tutte le gradazione fra questi colori, con maschera nera, la punta dei peli nera è ammessa ma il nero non deve per dominare. Uno schiarimento del mantello nella faccia inferiore della coda, della criniera, delle frange degli anteriori, e della culotte non devono essere marcati al punto di nuocere all'armonia dell'insieme del colore del manto. Una piccola tacca bianca o un piccolo marchio bianco in forma di riga stretta sul petto sono tollerati, così come peli bianchi fra le dita.
Taglia
Altezza al garrese
Maschi: 72 - 80 cm, taglia media ricercata 76 cm.
Femmine: 65 - 70 cm, taglia media ricercata 70 cm.
Difetti
Ogni scarto da quanto sopra deve essere considerato un difetto da penalizzare in funzione della sua gravità
Difetti eliminatori.
Difetti anatomici importanti (garretto vaccino pronunciato, dorso di carpa, dorso fortemente insellato, piedi anteriori fortemente girati verso l'esterno, angolazione assolutamente insufficiente della spalla, della coda della grassella e del garretto).
Tartufo marrone.
Pigmentazione nettamente insufficiente delle labbra.
Assenza di denti (eccezione M3), Prognatismo superiore o inferiore, altri difetti articolari.
Colore degli occhi diverso da bruno nelle sue diverse sfumature.
Entropion, ectropion.
Coda manifestamente arrotolata o portata troppo alta e arrotolata.
Cuscinetti marrone.
Pelo arricciato o nettamente inanellato.
Falsi colori bruni con tartufo e cuscinetti di colore bruno, nero e focato, nero, sabbie argentate (sabbia molto pallida con strisce argento), colore cervo.
Assenza totale di maschera nera.
Eccesso di bianco ( il bianco delle dita che risale fino al carpo o al tarso, macchia bianca sul petto che supera la superficie di una mano, screziature bianche in altre posizioni.
Cani timidi o aggressivi.
N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.