Sbalzi termici e raffreddore del gatto
Perché il gatto si raffredda? In che modo è possibile prevenire le ricadute? Risponde il veterinario!
Carissimo Dottor Alberto, con l’inizio dell’inverno la nostra gatta, pur essendo ben corpulenta, presenta tutti gli anni una ricaduta di raffreddore.
La dobbiamo sempre curare, ma non sappiamo come prevenire il fatto.
Che soffra anch’essa di influenza?
Se ne sta tutto il giorno sul termosifone e solo occasionalmente girovaga sul terrazzino. Ma quando starnutisce, che pena! E poi ci insudicia tutto il pavimento!
Ci dica lei qualcosa per evitare tutto ciò... Grazie mille. A presto!
È vero: osservare un gatto
starnutire è uno spettacolo che spezza il cuore.
Questo eccellente cacciatore in miniatura, fornito di armi micidiali, dinamicità, silenziosità per agguantare la preda, viene reso totalmente inoffensivo da una ostinata
rinite, associata il più delle volte ad
infiammazione della gola e degli occhi.
Anche se il termine non viene utilizzato in veterinaria riferendosi alle patologie feline, i miei colleghi puristi mi vogliano perdonare se, solo per rendere più chiara l’esposizione e condurre il lettore a chiarificanti analogie, avallo il termine di
influenza.
Sono vari
i virus che possono infettare le prime vie aeree del gatto ed ancor più sono
i batteri che intervengono a peggiorare la sintomatologia.
Le terapie fortunatamente non mancano e sono ottime, al punto che in pochi giorni si riesce a ristabilire lo stato di salute del piccolo cacciatore; ma desidero ora considerare le cause per cui molto spesso con i cambi di stagione si verifica tutto ciò e quali possono essere le cautele da usarsi, quando possibile, per una valida
prevenzione.
Una volta che si è verificata
una grave sindrome respiratoria, spesso, se mal curata, si ripresenta nuovamente ai cambi di stagione e di regola peggiorando di anno in anno, con l’invecchiare del gatto.
Ai cambi di stagione, sia per il gatto di casa sia per quello di giardino, si verificano
variazioni climatiche che influiscono negativamente sulle difese naturali delle mucose delle prime vie aeree o congiuntivali ed ecco riapparire quelle
lacrimazioni e quegli
sbruffi, o ancora quella
tosse con piccole espettorazioni che si ritenevano definitivamente debellati.
Autunno e primavera sono anche periodi di affaticamento per l’organismo in quanto c’è l’appuntamento con il totale cambio del mantello:
la muta.
È bene tenere sotto controllo le abitudini ambientali dei gatti in questi periodi.
Ma a questo si aggiunge lo sbalzo di temperatura dato dalla accensione dell’
impianto di riscaldamento delle nostre case e si può facilmente comprendere come
le ricadute si verifichino con più frequenza, sollecitate dal troppo caldo presente in casa e l’aria ancora frizzante dell’esterno.
Consiglio allora di
allontanare i gatti dalle fonti di calore domestiche, variando la loro inveterata abitudine di riposare proprio sopra i termosifoni, dove per giunta l’aria è molto secca; poi di
impedire le frequenti uscite sui balconi; infine
evitare un eccessivo livello di temperatura all’interno della casa: dopotutto anche per il nostro organismo non è auspicabile un elevato sbalzo termico.
Se un micio ha già sofferto di
patologie respiratorie in giovane età e presenta occasionali ricadute, ebbene, allora non resta che chiamare il veterinario per bloccare la sintomatologia al più presto e rivedere con lui
le abitudini ambientali del gatto.
Dottor Alberto Franchi medico veterinario a Verona
Ambulatorio Veterinario Borgo Venezia - Via Felice Casorati 19 - Verona
Ambulatorio Veterinario Borgo Trento - Via Vittorio Locchi 32/a - Verona
Telefono 347 9729098
e-mail vetverona@gmail.com
www.veterinarioaverona.it