Razza Piccolo Levriero Italiano: informazioni, foto, carattere e altro.

Il Piccolo Levriero Italiano è una razza di cani, di origini italiane.

Origini

Le origini del Piccolo Levriero Italiano sono senza ombra di dubbio molto antiche: sono stati ritrovati scheletri fossili di cani molto simili all’attuale, risalenti a circa 5000 anni fa in Egitto, dove si ritiene che la razza abbia avuto origine. Dall’Egitto, all’antica Grecia e poi all’Italia il passo è breve: abbiamo testimonianze della presenza di levrieri di piccola taglia in rilievi, sculture e affreschi sia etruschi che romani, oltre che alcune testimonianze scritte.

Lo vediamo così attraversare il Medioevo (lo troviamo dipinto persino da Giotto) per poi approdare a quella che è stata probabilmente la sua età d’oro, vale a dire il Rinascimento, quando è stato ritratto da artisti come Michelangelo, e successivamente da molti altri pittori (ad esempio Giambattista Tiepolo); sappiamo inoltre che numerosi personaggi importanti della Storia, nonché dame illustri e letterati, hanno posseduto piccoli levrieri (Federico il Grande e Caterina II di Russia per fare due nomi). A giudicare dalle testimonianze, il PLI è stato sempre allevato sia come cane da caccia che come cane da compagnia; la sua specialità erano la caccia al fagiano (cha faceva alzare in volo) e alla lepre (che invece inseguiva).

Nel XIX secolo il PLI è impiegato sempre di più come cane da compagnia (anche se l’espressione più consona è… cane da grembo!), finché si raggiunge una vera e propria crisi: soggetti nani, fragili, delicatissimi e senza il benché minimo istinto venatorio (al punto che il naturalista Brehm diceva di lui: “nato per riposare su morbidi tappeti”).

Solo nel secondo dopoguerra, proprio in Italia, si diede una svolta all’allevamento, grazie soprattutto al lavoro della Marchesa Maria Luisa Incontri Lotteringhi della Stufa (titolare dello storico allevamento “del Calcione”), ritornando all’ideale di cane elegante ma comunque “levriere”. Ecco così il passaggio dal gruppo 9 (quello dei cani da compagnia) al 10 (quello dei levrieri), e la modifica dello standard (siamo nel 1984) per quel che riguarda l’andatura (da “elegante, saltellante”, e quindi leziosa e anti-funzionale, che comporta anche un anteriore esageratamente stretto, a “leggera, elastica ed armonica”, più consona a un levriere).

Lo standard FCI

Utilizzo

Cane da corsa

Comportamento e carattere

Riservato, affettuoso, docile

Classificazione F.C.I.

Gruppo X : Levrieri

Caratteristiche fisiche

Dolicomorfo, il suo tronco sta nel quadrato e le sue forme ricordano in miniatura quelle del Greyhound e dello Sloughi. Può essere definito un modello di grazia e distinzione.
I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

Proporzioni

  • Altezza al garrese, Min 32 cm - Max 38 cm
  • Peso, Max 5 kg
  • Testa, dolicocefala, con lunghezza che può raggiungere il 40% dell'altezza al garrese

Regione cranica

Cranio piatto con assi cranio-facciali tra loro paralleli, la sua lunghezza è pari alla metà della lunghezza totale della testa. Regione sottorbitale con buon cesello

  • Stop: depressione naso-frontale pochissimo marcata

Regione facciale

  • Tartufo, narici ben aperte e pigmentazione scura, di preferenza nera
  • Muso, appuntito con margini labiali ben pigmentati in scuro, labbra sottili e aderenti alla mascella
  • Mascella, allungata, con incisivi formanti corona, robusta in rapporto alla taglia
  • Guance, asciutte
  • Denti, sani e completi con impianto perpendicolare alle mascelle; chiusura degli incisivi a forbice
  • Occhi, grandi, espressivi, con bulbo ne infossato ne sporgente. Iride scura. Margini palpebrali pigmentati
  • Orecchio, inserito ben in alto, piccolo con cartilagini sottili. È piegato su se stesso e portato indietro sulla nuca e sulla parte posteriore del collo. In attenzione la prima parte viene eretta e la parte superiore tenuta lateralmente in senso orizzontale "a tetto"

Collo

  • Profilo, nella parte superiore leggermente arcuato con inserzione brusca al garrese
  • Lunghezza, pari a quella della testa
  • Forma, troncoconica e muscolosa
  • Pelle, asciutta e priva di giogaia

Tronco

La lunghezza è pari o appena inferiore all'altezza al garrese, la linea superiore è retta con regione dorso-lombare arcuata. L'arco lombare si fonde armonicamente con la linea della groppa.

  • Garrese, abbastanza pronunciato
  • Dorso, retto, ben muscoloso con torace disceso sino ai gomiti e profondo
  • Groppa, molto scoscesa, larga e muscolosa
  • Petto, stretto
  • Coda, inserita in basso, fine anche alla radice va affusolandosi fino alla punta. È portata bassa e rettilinea nella sua prima metà per poi ricurvarsi nella sua seconda. Fatta passare tra gli arti posteriori e tirata in alto verso l'anca deve sorpassarla di poco. Il suo pelo è raso

Arti anteriori

Nell'insieme sono in appiombo con muscolatura asciutta.

  • Spalla, poco obliqua con muscoli ben sviluppati, netti e salienti
  • Braccio, con angolo scapolo-omerale molto aperto e con direzione parallela al piano mediano del corpo
  • Gomiti, né sporgenti né rientranti
  • Avambraccio, l'altezza da terra al gomito è di poco maggiore dell'altezza al garrese, ossatura leggerissima in perfetta posizione verticale sia di fronte che di profilo
  • Metacarpo, segue la linea verticale dell'avambraccio ed è alquanto flesso se visto di profilo
  • Piede, di forma quasi ovale, piccolo con dita arcuate e unite tra loro. Cuscinetti plantari pigmentati. Unghie nere o scure in rapporto al colore del manto e al bianco al piede che è tollerato

Arti posteriori

Nell'insieme sono in appiombo se visti da dietro.

  • Coscia, lunga, asciutta e non voluminosa con muscoli nettamente divisi tra loro
  • Gamba, molto inclinata con ossatura fine e con canale gambale ben evidente
  • Garretto e metatarso, si trovano sulla verticale del prolungamento della linea delle natiche
  • Piede, meno ovale dell'anteriore con dita arcuate e unite tra loro, cuscinetti plantari e unghie ben pigmentate come gli anteriori
  • Andature, elastica, armonica e non steppante. Galoppo veloce e scattante
  • Pelle, sottile e ben aderente in ogni regione del corpo ad eccezione dei gomiti dove è leggermente rilassata

Mantello

  • Pelo, raso e fine in ogni regione del corpo senza il minimo accenno di frangiatura
  • Colore, unicolore, nero, grigio, ardesia e isabella in tutte le gradazioni. Il bianco è tollerato solo al petto e ai piedi

Difetti

Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione, così come l'ambio continuato e l'andatura steppante o arpeggiante.

Difetti eliminatori

  • Convergenza o divergenza accentuata degli assi cranio-facciali
  • Tartufo depigmentato, anche solo per metà
  • Canna nasale concava o convessa
  • Speroni
  • Coda rivoltata sul dorso
  • Mantello pluricolore, presenza di bianco oltre che nelle parti indicate dallo standard
  • Altezza inferiore ai 32 cm. o superiore ai 38

Difetti da squalifica

  • Enognatismo
  • Prognatismo
  • Monorchidismo
  • Criptorchidismo
  • Sviluppo incompleto di uno o di tutti e due i testicoli
  • Occhio gazzuolo
  • Depigmentazione totale degli orli palpebrali
  • Anurismo o brachiurismo tanto congeniti quanto artificiali







Cenni storici

Le origini del Piccolo Levriero Italiano sono molto lontane nei secoli. Discende dai levrieri dell'antico Egitto, che vivevano nelle corti faraoniche. E' giunto nella nostra penisola nel quinto secolo a.C. dopo aver attraversato la Laconia in Grecia, dove compare raffigurato in innumerevoli vasi e terrecotte. In questo periodo veniva utilizzato per la caccia ai conigli e alle lepri, data la sua nota velocità nella corsa. E' stato il cane prediletto dei Patrizi romani e di molte case nobili. Nel Rinascimento era considerato il "cane di lusso" ed è anche per questo che la sua diffusione è alquanto limitata.

Aspetto generale

Cane di piccola taglia, dolicomorfo, molto intelligente, affettuoso e di singolare vivacità d'andatura. Il suo tronco sta nel quadrato. Alcuni lo definiscono un modello di grazia e distinzione. Viene anche definito il cane "aerodinamico".

Carattere

Cane noto per la sua velocità e tempra. Su brevi distanze può raggiungere i 60 km/h di velocità. Visibilmente, a colpo d'occhio, sembra una razza molto fragile, a causa della sua leggera ossatura e costruzione; ma la sua fragilità è solo apparente perché non ha problemi né fisicamente parlando, né se si parla di carattere. Infatti si dimostra dignitoso e riflessivo nel comportamento. Ha un'innata volontà ad affezionarsi ad una persona in particolare, la quale non verrà mai più abbandonata dalle sue attenzioni. Si dimostra molto schivo con gli estranei e con gli altri animali. Una delle sue particolarità è il portare la coda spesso sotto le gambe, ma questo non deve essere considerato come un segno di sottomissione o di paura. La sua andatura è armonica ed elastica.
Particolarità: ci sono due razze molto simili, anche se sono di dimensioni maggiori: il "Greyhound" e lo "Sloughi".

Scheda tecnica

ORIGINE: Italia

UTILIZZO: cane da corsa

CLASSIFICAZIONE FCI
 
Gruppo 10 : Levrieri
Sezione 3 : Levrieri a pelo corto
Senza prova di lavoro

ASPETTO GENERALE: dolicomorfo, il suo tronco è inserbile in un quadrato. L'aspetto ricorda quello del Greyhound e dello Sloughi con dimnsioni minori. Estremamnte elegante e distinto.

Proporzioni importanti: lunghezzacirca uguale alla lunghezza. Lunghezza del cranio uguale alla metà della lunghezza della testa.

Comportamento e carattere: riservato, affettuoso, docile.

Testa: dolicocefala, la sua lunghezza può raggiungere il 40% dell'altezza al garrese.

Regione craniale
Cranio piatto con assi cranio-facciali tra loro paralleli. La lunghezza del cranio è pari alla metà della lunghezza totale della testa. Regione sottorbitale con buon cesello.
Stop: depressione naso-frontale pochissimo marcata.

Regione facciale
Tartufo:
narici ben aperte e pigmentazione scura, di preferenza nera. Muso: appuntito con margini labiali ben pigmentati in scuro, labbra sottili e aderenti alla mascella.
Mascella: allungata, con incisivi formanti corona, robusta in rapporto alla taglia.
Guance: asciutte
Denti: sani e completi con impianto perpendicolare alle mascelle; chiusura degli incisivi a forbice.
Occhi: grandi, espressivi, con bulbo ne infossato ne sporgente. Iride scura. Margini palpebrali pigmentati.
Orecchie: attaccatura alta, piccole con cartilagini sottili. Ripiegato su se stesse e portato indietro sulla nuca e sulla parte posteriore del collo. In attenzione la prima parte viene eretta e la parte superiore tenuta lateralmente in senso orizzontale "a tetto".

Collo
Profilo: superiormente leggermente arcuato con inserzione brusca al garrese.
Lunghezza: pari a quella della testa.
Forma: troncoconica. muscolosa.
Pelle: asciutta e priva di giogaia.

Tronco
La sua lunghezza è pari o appena inferiore all'altezza al garrese.
Linea superiore:
retta con regione dorso-lombare arcuata. L'arco lombare si fonde armonicamente con la linea della groppa.
Garrese: abbastanza pronunciato
Dorso: dritto, ben muscoloso con torace disceso sino ai gomiti e profondo.
Groppa: molto scoscesa, larga e muscolosa.
Petto: stretto
Coda: attaccatura bassa, fine anche alla radice va affusolandosi fino alla punta. E' portata bassa e rettilinea nella sua prima metà per poi ricurvarsi nella sua seconda. Fatta passare tra gli arti posteriori e tirata in alto verso l'anca deve sorpassarla di poco. Il suo pelo è raso.

ARTI
ARTI ANTERIORI
Nell'insieme: bene in appiombo con muscolatura asciutta.
Spalla: poco obliqua con muscoli ben sviluppati, netti e salienti.
Braccio: con angolo scapolo-omerale molto aperto e con direzione parallela al piano mediano del corpo.
Gomiti: non chiusi nè aperti
Avambraccio: l'altezza da terra al gomito è di poco maggiore dell'altezza al garrese, ossatura leggerissima in perfetta posizione verticale sia di fronte che di profilo.
Metacarpo: segue la linea verticale dell'avambraccio ed è alquanto fiesso se visto di profilo.
Piede: forma quasi ovale, piccolo con dita arcuate e unite tra loro. Cuscinetti plantari pigmentati. Unghie nere o scure in rapporto al colore del manto e al bianco al piede che è tollerato.
ARTI POSTERIORI
Nell'insieme: in appiombo se visti da dietro.
Coscia: lunga, asciutta e non voluminosa con muscoli nettamente divisi tra loro.
Gamba: molto inclinata con ossatura fine e con canale gambale ben evidente.
Garretto e metatarso: si trovano sulla verticale del prolungamento della linea delle natiche.
Piede: meno ovale dell'anteriore con dita arcuate e unite tra loro, cuscinetti plantari e unghie ben pigmentate come gli anteriori.

Andature: elastiche, armoniche e non steppanti. Galoppo veloce e scattante.

Pelle: sottile e ben aderente in ogni regione del corpo ad eccezione dei gomiti dove è leggermente rilassata.

Mantello
Pelo:
raso e fine in ogni regione del corpo senza il minimo accenno di frangiatura.
Colore: monocolore, nero, grigio, ardesia e isabella in tutte le gradazioni. Il bianco è tollerato solo al petto e ai piedi.

Taglia e peso
Altezza al garrese
Maschi e femmine da 32 a 38 cm.
Peso
Maschi e femmine massimo 5 kg. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto

DIFETTI
Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione, così come l'ambio continuato e l'andatura steppante o arpeggiante.

Difetti eliminatori
Convergenza o divergenza accentuata degli assi cranio-facciali
Tartufo depigmentato, anche solo per metà
Canna nasale concava o convessa
Speroni
Coda rivoltata sul dorso
Mantello pluricolore, presenza di bianco oltre che nelle parti indicate dallo standard.
Altezza, sia nei maschi che nelle femmine, inferiore ai 32 cm. o superiore ai 38.

Difetti da squalifica
Prognatismo superiore o inferiore
Monorchidismo, criptorchidismo, sviluppo incompleto di uno o di tutti e due i testicoli
Occhio gazzuolo, depigmentazione totale degli orli palpebrali
Anurismo o brachiurismo tanto congeniti quanto artificiali.

N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.

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