Razza Riesenschnauzer: informazioni, foto, carattere e altro.

Il Riesenschnauzer è una razza canina, ed è conosciuto anche come Schnauzer gigante. La traduzione letterale del termine Schnauzer corrisponde al termine italiano mustacchi, ed è il modo con cui venivano chiamati i "baffi" in Baviera.

Origini

Le origini più remote di questa razza vanno ricercate negli antichi cani da pastore del Tirolo e nel Bovaro delle Fiandre. Dallo Schnauzer medio, insistendo con il Bovaro delle Fiandre e il molosso germanico, venne fissata intorno al 1880 la razza gigante che, inizialmente cane dei birrai e dei macellai di Monaco di Baviera, si diffuse poi in tutta la Germania e all’estero. Nel 1922 questa razza fu presentata per la prima volta in un'esposizione di razze canine tenutasi all'Aia. Originariamente lo Schnauzer gigante veniva usato come guardiano delle mandrie bovine vista la sua spiccata attitudine alla difesa; successivamente la sua predisposizione all'addestramento lo fece diventare un ottimo collaboratore delle forze dell'ordine in Germania. L'arrivo in Italia dei Riesenschnauzer va ricondotto al nome di Giuliana Crippa, che ne importò alcuni esemplari per costituire un allevamento nella periferia di Milano. Il suddetto allevamento fu denominato dei "Diavoli Neri".

Aspetto

In un cane bisogna riconoscere tre piani che ne dividono la struttura: il piano sagittale mediano che separa verticalmente il lato destro dal lato sinistro; il piano trasversale mediano che separa la zona craniale da quella caudale; il piano orizzontale mediano che divide la regione dorsale da quella ventrale sottostante.

La testa è robusta e allungata e la sua lunghezza totale è in rapporto di circa 1:2 con la lunghezza del dorso. Il salto fronto-nasale, detto stop, è ben delineato; inoltre gli assi longitudinali del cranio e del muso devono essere paralleli tra di loro; qualora essi convergano o divergano comporterebbero un'alterazione nell'espressione, quindi un difetto. Il muso, meglio detto tartufo, è di colore nero, come anche le labbra, sia negli esemplari a pelo nero che color pepe e sale.

Gli occhi sono scuri e di forma ovale; secondo gli standard si trovano in posizione semi-laterale, quindi una maggiore o minore distanza comporterebbe difetto. Anche un'eventuale forma rotonda dell'occhio verrebbe considerata un difetto.

Il torace è abbastanza largo, e la sua linea inferiore risale verso un addome retratto. Quando la linea inferiore del torace risale troppo verso l'addome, si viene a creare un effetto detto "levrettato", che secondo gli standard comporta difetto grave.

Gli arti devono avere una muscolatura possente, e devono apparire solidi e forti. In particolare è importante che i gomiti degli arti anteriori siano ben aderenti, e che le scapole siano oblique in modo da poter ottenere una corretta andatura dell'animale. Le scapole dritte costituiscono difetto. I piedi devono essere corti, rotondi, con suole scure e con le dita arcuate in modo da formare i cosiddetti "piedi di gatto". L'andatura del Riesenschnauzer è elegante ma allo stesso tempo imponente; è capace di ampie falcate e sulle brevi distanze è un eccellente galoppatore.

Il mantello è costituito da un pelo ruvido e spesso, e da un sottopelo molto folto e lanoso; entrambi sono per il cane un'ottima protezione contro il caldo e contro il freddo. I tratti più peculiari dello Schnauzer gigante sono la dura barba sul mento e la folta frangia che arriva a coprire gli occhi. Questi tratti distintivi emergono intorno ai trenta giorni di vita. Il mantello si può presentare sia nero che pepe e sale. Per quanto riguarda gli esemplari a pelo nero è importante che questo sia tendenzialmente opaco, in quanto un mantello lucido corrisponderebbe ad assenza di sottopelo. Per gli esemplari pepe e sale invece è importante che il colore sia comunque il più omogeneo possibile.

La dentatura è bianca e robusta, e a volte comporta anch'essa dei difetti. I più diffusi fanno riferimento alla chiusura delle arcate dentarie, e sono la chiusura a tenaglia, il prognatismo e l'enognatismo.

Carattere

Il Riesenschnauzer o Schnauzer Gigante o semplicemente Riesen è un cane elegante, fiero e che incute rispetto. È molto equilibrato e riflessivo e possiede un' elevata prontezza nella difesa dei suoi padroni, della proprietà o degli animali che ritiene parte del suo branco. A differenza di altre razze canine che riconoscono nel padrone il ruolo di capobranco, e che si sottomettono a lui accettandone l'autorità, lo Schnauzer gigante ha una spiccata individualità che lo porta a svolgere il suo compito da solo o tuttalpiù con un altro esemplare di sesso opposto. In pratica il Riesenschnauzer è capobranco di se stesso. Il carattere individualista emerge anche tra i cuccioli; infatti dalle loro attività ludiche non emergono divisioni gerarchiche, in quanto non ci sono né sottomessi né dominanti. In ambito familiare è l'esemplare femmina che si prende cura dei cuccioli fino allo svezzamento, mentre il maschio si allontana rapidamente dalla prole. Il carattere allegro di questa razza lo rende, oltre che audace e a volte aggressivo difensore, anche un ottimo animale da compagnia.

Addestramento

Riesenschnauzer è un cane forte, veloce, coraggioso e resistente. Per quanto riguarda l'addestramento è una razza molto valida in quanto accetta positivamente tutto ciò che gli viene insegnato dal suo padrone. In particolare per ciò che concerne l'addestramento generico ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione:

  1. la condotta al guinzaglio. Può essere insegnata gia ad otto-dieci mesi, e consiste nel far camminare il cucciolo sul fianco sinistro del padrone, tenendo il guinzaglio con la mano destra in modo che con la sinistra si possa accarezzarne il muso, impedendogli di superare di troppo la posizione del padrone. Una volta acquisito il tipo di comando, sia per l'andatura dritta che per i cambi di direzione, si potrà procedere senza guinzaglio.
  2. il "seduto" e il "terra". Sono entrambi dei comandi abbastanza semplici da apprendere. Il primo viene insegnato esercitando con una mano una piccola pressione sul dorso del cane e contemporaneamente, con l'altra sulla gola, si spingerà leggermente il collo all'indietro. In questo modo si sposterà il baricentro del cane, che dovrà per forza sedersi. Il secondo comando si insegna partendo appunto dal seduto, e tirando in avanti le zampe dell'animale si cercherà di fargli assumere la classica posizione a "sfinge". Entrambi i comandi devono essere seguiti da un premio per il cane ogni qualvolta che quest'ultimo li esegua correttamente.
  3. il riporto. Insegnare il riporto deve consistere più che altro in un gioco. È importante per le prime volte che l'esercizio venga fatto in un luogo familiare e con poche distrazioni. Solitamente si utilizza un manubrio in legno che il cane dovrà riportare al padrone partendo da brevi distanze che pian piano diventeranno sempre maggiori. L'esercizio può considerarsi un ottimo indicatore del rapporto e del feeling che c'è tra il cane e il padrone.
  4. la guardia all'oggetto. Questo esercizio non viene più considerato tra i comandi dell'addestramento, a causa della sua scarsa utilità. È importante però dire che insegnare un simile esercizio presuppone un precedente insegnamento alla difesa.

Per quanto riguarda l'addestramento alla difesa è importante ricordare che nel Riesenschnauzer si tratta di una peculiarità innata, che con l'addestramento viene solo potenziata e indirizzata. È per questo che bisogna distinguere tra difesa istintiva e difesa a comando. La prima infatti è una reazione spontanea dell'animale contro chi può rivelarsi una minaccia nei confronti del padrone o degli affetti. La seconda invece è il risultato di un buon addestramento e di una forte intesa tra cane e padrone. È importante a tal proposito che il cane fin da cucciolo stia a stretto contatto con il padrone, e che sia proprio quest'ultimo a seguire il successivo addestramento, accompagnato ovviamente da un esperto. L'insegnamento dell'attacco va eseguito in tre: il cane, il padrone e l'esperto figurante. È proprio quest'ultimo che deve impersonificare il potenziale aggressore, ovviamente sarà munito di apposite protezioni, mentre il padrone dovrà impartire il comando di difesa. L'esercizio risulta terminato quando il tutor si allontana "impaurito" dall'attacco del cane, il quale avrà aumentato la propria autostima. Come già ripetuto precedentemente è di rilevante importanza che ci sia una buona intesa tra il padrone e il cane, ma soprattutto che il padrone abbia una personalità tranquilla ed equilibrata; questo perché l'attaccare una persona apparentemente inoffensiva a comando, potrebbe risultare comunque un'azione potenzialmente rischiosa.

L'innata tendenza alla difesa ha fatto si che il Riesenschnauzer venga utilizzato all'estero dalla polizia e altre forze dell'ordine. Inoltre è stato considerato molto valido anche per la pet-teraphy, ed il soccorso.

Toelettatura

Il Riesenschnauzer essendo un cane a pelo duro (detto anche a fil di ferro) ha la caratteristica di perdere il pelo per un breve arco di tempo. Per accorgersi che il pelo è "maturo" si consiglia al proprietario di prendere tra due dita una piccola ciocca di pelo tra le scapole, e una prima della coda; quando il pelo verrà via facilmente da entrambe le parti, egli sarà pronto per il cosiddetto stripping. Il soggetto potrà dunque essere portato dal toelettatore che pazientemente lo stripperà liberandolo dal pelo superfluo. È un'operazione che deve essere fatta con molta cura e precisione, tenendo sempre conto che ci sono delle zone che non verranno strippate ma bensì tosate, come la gola, il petto, le orecchie, le guance, la parte inferiore della coda, l'interno coscia e la zona anale; oppure rifinite con una forbice, come la frangia, la barba, le sopracciglia, i piedi e i baffi. Tutto il resto del corpo, quindi i fianchi, la parte superiore della coda, l'esterno coscia, le spalle e la parte anteriore delle zampe verranno sottoposte allo stripping. Questo lavoro di stripping a seconda dei soggetti viene effettuato due o tre volte l'anno in base alla crescita del suo pelo; il lavoro di rifinitura invece, il trimming, deve essere eseguito successivamente. Con il trimming, se eseguito correttamente, si possono nascondere o mascherare piccoli difetti estetici.

Lo Schnauzer Club Italiano

Lo Schnauzer Club Italiano nasce il 3 agosto 1956, dopo aver ricevuto l'ufficializzazione dall ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Per offrire ai soci e agli appassionati schnauzeristi un servizio di qualità su tutto il territorio italiano, lo Schnauzer Club Italiano si è diffuso in modo capillare in Sezioni e Delegazioni Regionali. L'attività di questo Club consiste prevalentemente nella cura e tutela delle razze, e nella preparazione di prove speciali, prove di lavoro, raduni, e l'annuale Campionato Sociale. Il titolo di Campione Sociale (classe adulti) è il più prestigioso all'interno del Club, e può essere conseguito solo se si è in possesso della qualifica di Soggetto Selezionato. Tale qualifica viene attribuita successivamente ad una Prova di Selezione, che è costituita da: il superamento di una sezione di lavoro, adeguata ovviamente alla taglia dell'esemplare; la presentazione di una lastra per la verifica dell'eventuale presenza della displasia dell'anca per i soggetti medi e giganti; una prova espositiva del soggetto; una lunga serie di misurazioni per verificare la corrispondenza con gli standard; una verifica del colore del pelo. Quest'ultima prova é atta a verificare l'assenza di tinture chimiche del pelo.

Lo Schnauzer Club Italiano, il giorno 14 gennaio 2006, è diventato il Club Italiano Schnauzer & Pinscher, in quanto gli è stata attribuita oltre la tutela delle otto razze Schnauzer, anche quella delle razze Pinscher (Pinscher, Zwergpinscher, Affenpinscher, Pinscher austriaco a pelo raso e Smoushond olandese).

Bibliografia

  • Fabrizio Bonanno. Gli Schnauzer. De Vecchi editore

Voci correlate








Cenni storici

Le origini dello Schnauzer sono molto antiche. Le sue origini sono molto comuni a quelle dei Terrier, nati entrambi per la caccia. La selezione di questa razza, a differenza dei Terrier, in seguito si è diretta verso la creazione di un cane da guardia e difesa. Questo cane appare in moltissimi dipinti e stampe del quindicesimo secolo, come accompagnatore di cavalli e diligenze. La Federazione distingue tre razze in rapporto alla taglia. Dalla razza di taglia media si sono successivamente sviluppate le altre razze.

Aspetto generale e carattere
Aspetto generale: le tre razze differiscono solo per la taglia, poi per il resto sono praticamente identiche. Cane robusto, compatto, di solida costruzione. La sua costruzione è quadrata. La sua testa è robusta e di giusti rapporti. L’animale nell’insieme esprime armonia.
Carattere: lo Schnauzer ha un carattere molto forte, equilibrato e impetuoso. Sono dei cani molto affettuosi con i propri padroni. Le attitudini degli Schnauzer cambiano a seconda della taglia: il nano è senza dubbio un cane da compagnia, il medio è un cane da guardia ed il gigante è un cane da difesa. Gli Schnauzer sono cani molto intelligenti e quindi di facile addestramento al lavoro. In mano ad un addestratore esperto imparano con incredibile rapidità. Sono cani abbastanza ubbidienti. Sempre sicuri con i bambini e diffidenti verso gli estranei. Si tratta di cani rustici, abbastanza longevi e piuttosto robusti. Cane che può vivere sia in casa che in giardino.

Scheda tecnica

ORIGINE: Germania

ASPETTO GENERALE: Lo Schnauzer nano è la versione in miniatura dello Schnauzer esente dai difetti caratteristici delle razze nane. Il suo carattere è quello della Schnauzer impregnato dal temperamento e dal comportamento di un cane piccolo. Intelligenza, affidabilità, resistenza ed attenzione fanno della Schnauzer nano un cane accettabile in casa che può essere ugualmente un cane da guardia e da compagnia. Può essere ospitato in locali esigui

PARTICOLARITÀ dello STANDARD: robusto, allungato, senza forte preminenza della protuberanza occipitale. La testa diminuisce progressivamente di larghezza dagli occhi fino alla punta del naso. La lunghezza del cane alla punta del naso all'attaccatura della coda è circa la metà della lunghezza del dorso (dal garrese all' attacco della coda). La lunghezza si deve armonizzare con il volume del cane. Lo stop è nettamente disegnato tra le sopracciglia; la canna nasale rettilinea si estende parallelamente al prolungamento anteriore dell'asse longitudinale della fronte, che è piatta e senza rughe. I masseteri sono molto sviluppati ma non al punto di dare alle guance rilievo eccessivo che potrebbe alterare l'aspetto quadrangolare della testa (con barba). Il muso termine in un cono moderatamente smussato. Il tartufo è di buon volume e nero. Le labbra devono essere serrate e sempre nere, qualunque sia il mantello.

DENTATURA: completa, robusta, a forbice, con buona occlusione. Denti perfettamente bianchi.

ORECCHIE
Orecchie tagliate
: attaccate alte, tagliate simmetricamente, tenute verticali.
Orecchie naturali
a) attaccate alte, a forma di "V " e piegate
b) piccole e rizzate simmetricamente verso l'alto

OCCHI: scuri, ovali, rivolti verso l'avanti. La palpebra inferiore, in buon contatto con i globi non mostra la congiuntiva.

COLLO: elegantemente arcuato, con un attacco robusto; non può essere ne corto nè spesso . Nuca convessa, la pelle del collo è ben applicata sui piani profondi e non fa pieghe (incollatura asciutta).

TRONCO: petto di larghezza moderata, con costole piuttosto piatte, che delimitano un torace di sezione ovale; con una convessità appropriata, discende fino alle costole. L'estremità anteriore dello sterno condiziona una pettorina che supera, in avanti, la punta delle spalle (articolazione scapoloomerale). Il modello dell'articolazione della spalla e quello dell'articolazione del braccio sono nettamente definiti. La faccia inferiore del torace risale leggermente dall'avanti all' indietro per collegarsi ad un ventre moderatamente rialzato. La corta distanza fra l'ultimo arco costale ed il bacino dà al cane un aspetto compatto. La lunghezza del tronco corrisponde approssimativamente all'altezza al garrese. Il dorso è corto e leggermente discendente; la linea superiore non è rettilinea, ma disegna una leggera curva elegante che va dalla protuberanza dell'apofisi spinosa della prima vertebra dorsale alla attaccatura della coda, passando per dorso e groppa leggermente arrotondati.

CODA: attaccata alta; portata verso l'alto; tagliata a circa tre vertebre.

ARTI ANTERIORI: buona angolazione della spalla obliqua del braccio, che sono piatti ma fortemente muscolosi. Le zampe, dritta di faccia e di profilo, costituiscono dei robusti pali di sostegno. Gomiti contro il corpo.

ARTI POSTERIORI: cosce oblique, molto muscolose. Garretti nettamente a gomito.

PIEDI: corti, rotondi; dita ben serrate, arcuate verso l'alto (piedi di gatto); unghie scure, suole resistenti, dure.

PELO: il pelo è di tipo duro: ruvido, a filo di ferro, serrato. È formato da un sottopelo serrato e del pelo di rivestimento, rado e assolutamente non troppo corto, ruvido, non arruffato né ondulato. Il pelo sulla testa e sugli arti ha la medesima ruvidità; è un po' più corto sulla fronte e sulle orecchie. Una barba dura sul muso e sopracciglia cespugliose che coprono leggermente gli occhi sono caratteristiche tipiche della razza.

COLORE: i colori sono: completamente nero, sale e pepe, nero e argento, bianco.
Nella varietà sale e pepe, l'allevatore cerca di ottenere una tonalità media con pepe ben pigmentato e ripartito regolarmente su tutto il corpo, e un sottopelo grigio. Si ammettono striature che vanno dal grigio ferro scuro al grigio argento.
Tutti questi colori devono avere una maschera scura che sottolinea l'espressione e si accorda armoniosamente con i manti. Macchie bianche sulla testa, il petto e le zampe non sono ricercate. Il manto nero e argento comporta garretti e sottopelo neri con macchie bianche sotto gli occhi, sul collo, le guance, la pettorina, il metacarpi, i piedi, la faccia interna dei posteriori e la zona circostante l' ano. Fronte nuca e faccia esterna delle orecchie devono essere nere.

TAGLIA: l'altezza al garrese è compresa fra 30 e 35 centimetri.

DIFETTI
Costruzione grossolana, leggera; basso oppure alto sugli arti; cranio pesante, rotondo; rughe sulla fronte; orecchie attaccate basse, tagliate male; occhi chiari, troppo grandi, rotondi; arcate zigomatiche molto prominenti; pelle del collo lassa; incollatura di cervo; dentatura a tenaglia; Prognatismo inferiore, superiore; denti avariati; muso corto, appuntito, stretto. Dorso troppo lungo, in salita, molle, dorso di carpa. Groppa cadente, coda di lepre. Gomiti aperti. Garretti rivolti all'interno; arti posteriori dritti o arcuati; piedi lunghi. Ambio. Pelo troppo corto o troppo lungo, molle, ondulato, soffice, setoso. Linea di mulo; insellatura nera; manto macchiettato. Espressione da Terrier.

N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.

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